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Mario Draghi non è Steve Jobs: la similitudine difficile da comprendere

Antonio Siberia
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Qualcuno dica a quelli di Repubblica (il giornale) che Mario Draghi non è Steve Jobs. Non ci vuole molto a notare le differenze, a cominciare dal fatto che uno è vivo e un altro è morto (fossimo in Draghi toccheremmo subito ferro!). Eppure Repubblica.it nei giorni scorsi è riuscita a scrivere: «Bari, Draghi come Steve Jobs: A voi giovani spetta costruire il Paese con un pizzico di incoscienza». Dove abbiano visto le similitudini è difficile da comprendere. Uno è partito da un garage ed ha fatto della propria insofferenza di talento la forza di una sfida globale. Parliamo di Jobs. L’altro è stato il governatore della Banca centrale europea (Bce) ed è arrivato a governare l’Italia per incapacità della politica stessa. I due non potrebbero essere più diversi. A Repubblica.it - modesto consiglio - dovrebbero mettersi almeno un paio di occhiali.

 

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