È inaffidabile, così Di Maio provoca Salvini
“Una persona tra le più false”, così Luigi Di Maio scrive di Matteo Salvini nella sua biografia “Un amore chiamato politica” in uscita il 26 ottobre. Per l’occasione, il ministro degli Esteri è ospite negli studi di “Otto e Mezzo” per un’intervista a tutto campo, dalla riforma per le pensioni ai retroscena del suo nuovo libro, il tutto condito da stilettate nei confronti del collega di governo: il leader della Lega. Dopo averlo provocato sulla sua giovane età per la realizzazione di una biografia, Lilli Gruber non si lascia sfuggire l’occasione di riprendere un estratto del testo in sui si parla di Salvini. “Scrive che è tra le persone più false che abbia mai incontrato, è così?”, domanda la conduttrice. Il grillino conferma: “Ho scritto chiaramente che è stata una persona che nel primo governo di Giuseppe Conte ha detto fino all'ultimo momento ‘andiamo avanti per 5 anni’. Poi è arrivata la telefonata in cui dice: ‘No, i miei non mi consentono di andare avanti’”. Di Maio prosegue accusandolo di non essersi assunto la responsabilità delle sue scelte: “Non si è neanche preso le responsabilità. Quindi, sì confermo il fatto che quanto ad affidabilità non è stato assolutamente il massimo”. Ad ogni modo, i pentastellati continuano a condividere la maggioranza nel governo di Mario Draghi. “I rapporti con Salvini adesso come stanno? I ministri sono molto diversi da Matteo Salvini no?”, chiede ancora la Gruber. Di Maio tiene a specificare: “Io lavoro con i ministri della Lega che sono colleghi con cui collaboriamo ogni giorno. Non ne faccio una questione di diversità con Salvini ma sicuramente io con i ministri della Lega lavoro bene, così come gli altri colleghi. Questo è un governo che è nato per arrivare a realizzare il PNRR e la campagna vaccinale e dobbiamo tenere testa bassa e continuare a lavorare così”.