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Superlega, il governo Draghi si costituisce in giudizio a difesa dell'Uefa

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Il Governo italiano ha deciso di costituirsi a difesa dell’Uefa nel giudizio sulla Superlega incardinato presso la Corte di Giustizia Europea. La decisione è stata comunicata ufficialmente da Palazzo Chigi, dopo che durante tutto il corso della giornata erano arrivate enormi pressioni dal mondo del calcio nei confronti del premier Draghi.

 

 

Il più “violento” nelle dichiarazioni è stato l’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo, che aveva parlato in conferenza stampa a margine dell'assemblea generale delle European Leagues: “C’è imbarazzo in questo momento rispetto alla mancata presa di posizione del nostro Governo rispetto al procedimento sul tema Superlega. C’è un termine che scade entro oggi, il nostro è l'unico tra i Governi che non ha preso ancora una posizione formale. Ci risulta che la lettera sia pronta, ci domandiamo perché questa posizione, che pure il presidente Draghi aveva espresso con un tweet dopo l'annuncio della Superlega, ancora non abbia preso consistenza e forma congrua. Sapete cosa è successo in Inghilterra, sapete cosa sta facendo la Spagna, siamo nell'ultimo spiraglio. Ci auguriamo che il nostro Governo ribadisca formalmente la posizione che aveva raccontato all’epoca”.

 

 

Anche il presidente della Figc Gabriele Gravina aveva manifestato il suo malcontento dopo la Giunta del Coni: “Per il tramite del sottosegratario allo Sport Valentina Vezzali, ho rappresentato al Governo la posizione della Figc in merito alla costituzione dell'Italia nel giudizio sulla Superlega incardinato presso la Corte di Giustizia Europea, evidenziandone rischi e criticità. Auspico che avvenga entro oggi per non porre il nostro Paese al di fuori di un consesso molto ampio di Stati che supportano la Uefa in quella che riteniamo sia una battaglia di principio a difesa di un sistema calcistico aperto e meritocratico”. E alla fine Draghi non ha scontentato il calcio italiano, schierandosi contro il progetto che per ora vede soltanto Juventus, Real Madrid e Barcellona tra le squadre superstiti.

 

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