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Otto e Mezzo, Gianrico Carofiglio bastona Mario Draghi: linguaggio pericoloso

Giorgia Peretti
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“Meno eccesso di sicurezza”, Gianrico Carofiglio bacchetta Mario Draghi a “Otto e Mezzo”, venerdì 22 ottobre. Lo scrittore è ospite nel talk show dell’access prime time di La 7, condotto da Lilli Gruber, per dare la propria visione sul metodo dell’esecutivo. A commentare, molto criticamente, le scelte linguistiche del premier è Marco Travaglio che accomuna il modus operandi di Draghi a quello dei regimi autoritari. Secondo il direttore de Il Fatto quotidiano, il premier con il suo motto "andare dritto" ricorda pericolosamente il Ventennio fascista. Anche Gianrico Carofiglio sembra condividere in parte il ragionamento proposto dal giornalista: “Ha ragione Marco Travaglio quando dice ‘attenzione a come si parla’. Ci sono alcune espressioni che evocano un immaginario che sarebbe bene tenere a distanza, bisogna fare un pochino di attenzione in più, un pochino di eccesso di sicurezza in meno nella comunicazione da parte di un fuoriclasse come Draghi non sarebbe male”.

 

 

Poi con una metafora calcistica bacchetta l’ex presidente della Bce: “Io penso che se sei molto bravo e parliamo di uno eccezionalmente bravo, c’è da evitare il rischio del palleggio di troppo. Questo è il metodo, nel merito sono d’accordo con quello che il governo sta facendo”. Infine, prende le distanze dalla definizione offerta dal giornalista di un “parlamento sotto ricatto” che limiterebbe il normale svolgimento della democrazia. “L’uso del termine ricatto – dice lo scrittore - fa perdere le sfumature della politica che in un momento delicato come questo in cui c’è un uomo che assomma in sé un potere vastissimo. Ma questo dipende da molte ragioni, fra queste ragioni c’è il consenso. Draghi ha consenso nel Paese e tra i partiti, perché è un uomo che è stato chiamato per svolgere una missione. Probabilmente era l'unico in grado di svolgerla e probabilmente è possibile svolgerla solo se si accelera, anche facendo cose che non condivido”. “In democrazia le forme sono fondamentali, - chiosa Carofiglio - quando ci troviamo di fronte a un fuoriclasse come questo prestare attenzioni ai dettagli renderebbe tutto più impeccabile”.

 

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