legge di bilancio
Due miliardi per le bollette. Il governo contiene l'aumento, ecco i fondi contro il caro energia
La legge di bilancio conterrà misure in deficit per 23,4 miliardi, pari all’1,245% del Pil. È quanto emerge dalla tabella contenuta del Documento programmatico di Bilancio. Nel complesso - si legge nel Dpb - il biennio 2021-2022 registrerà comunque un recupero più marcato del prodotto rispetto a quanto previsto nel Programma di stabilità, con un livello di Pil reale che già nel 2022 risulterebbe lievemente superiore a quello del 2019. Per i due anni seguenti - si spiega - considerato l’effetto congiunto della revisione delle esogene e delle ipotesi relative al Pnrr, si confermano sostanzialmente le previsioni del Programma di stabilità, con una crescita che pur rallentando rispetto al 2021-2022, sarebbe nettamente superiore alla tendenza pre-crisi. Tra i principali stanziamenti, per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale sono destinati 4.143 milioni di euro nel 2022, pari allo 0,22% del Pil. Tra le misure è previsto l’incremento rispetto al 2021 del Fondo sanitario nazionale di 2 miliardi l’anno fino al 2024, il finanziamento del fondo per l’acquisto di farmaci innovativi, acquisto di vaccini per il Covid 19 e farmaci. Ammontano a 6 miliardi per risorse assegnate nel 2022 alla riforma fiscale, alle quali aggiungere i 2 miliardi stanziati lo scorso anno e appostati in un fondo taglia tasse, quindi 8 in tutto.
Agli interventi in materia pensionistica per equilibrare il quadro di flessibilità il governo destina 602 milioni per il 2022, 452 milioni per il 2023 e 508,5 milioni per il 2023. L’integrazione delle risorse destinate al Reddito di cittadinanza ammonterà a circa 791 milioni di euro nel 2022, ovvero lo 0,042% del Pil nominale per il 2022. All’attuazione della riforma degli ammortizzatori sociali, poi, confluiscono 1.487 milioni di euro per il 2022, pari allo 0,079% del Pil. Sul fronte delle misure di contrasto al caro bollette per sostenere le famiglie e supportare la ripresa economica ammontano a 2.071 milioni di euro per il 2022, ovvero lo 0,11% del Pil nominale per il 2022. È prevista inoltre la proroga dei bonus per ristrutturazioni edilizie e la riqualificazione energetica, con stanziamenti dello 0,002% del Pil nel 2022, lo 0,028% del Pil per il 2023 e lo 0,136% nel 2024 allo scopo di favorire gli investimenti sul patrimonio edilizio finalizzati ad aumentare l’efficienza energetica e la resilienza sismica. Agli interventi per supportare i cittadini disabili e non autosufficienti vanno 37,6 milioni di euro per il 2022, pari allo 0,002% del Pil. Nel 2023 sono previsti 56,5 milioni di euro e nel 2024 75,33 milioni, pari a rispettivamente lo 0,003% e lo 0,004% del Pil.
Intanto, il premier Draghi conferma l’impegno del governo a mitigare l’aumento dei prezzi delle bollette dell’energia. E lo fa riferendo al Parlamento del prossimo consiglio Ue, che avrà al centro della discussione anche la necessità di un coordinamento europeo su come affrontare in particolare lo sprint del gas sul mercato internazionale, che tanti problemi sta causando all’Europa e all’Italia. Nel Dpb, come detto, le misure dedicate al contrasto dei rincari delle bollette superano di poco i due miliardi. Nel Documento, tra l’altro, trova spazio anche una revisione dei sussidi ambientalmente dannosi, in grado di liberare risorse che andranno al taglio degli oneri per le attività produttive. «Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a un forte aumento del costo del gas e dell’elettricità - osserva Draghi - questi rincari sono dovuti principalmente ai movimenti dei prezzi sui mercati internazionali. Il governo si è impegnato a contenere il rincaro delle bollette».