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"Lei è pericoloso, "Mi vergogno per lei". Tra Cofferati e Borgonovo scoppia la rissa

Giorgia Peretti
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Scoppia la rissa tra Francesco Borgonovo e Sergio Cofferati negli studi de “L’Aria che tira”. Entrambi ospiti nella puntata di lunedì 18 ottobre del talk show mattutino condotto da Myrta Merlino, su La 7. Il tema che accende la scintilla tra i due è il green pass, con le conseguenti proteste dei lavoratori per l’entrata in vigore dell’obbligo della certificazione verde nei luoghi di lavoro. La trasmissione apre con uno spaccato sulla manifestazione dei portuali a Trieste, il sindacalista commenta la vicenda definendo la protesta “di destra” dove i lavoratori sarebbero una esigua minoranza. Cofferati poi si schiera con il green pass: “è uno stimolo per il vaccino. Il vaccino salva le persone che lo fanno e quelle che le frequentano. Io non voglio essere infettato da uno che è contrario al green pass ma in realtà usa questa sua contrarietà per non vaccinarsi”.

 

 

 

 

 

 

Il vicedirettore de La Verità si accende: “Allora se la infetta uno che ha il green pass le va bene?”.  L’ex segretario generale della Cgil perde le staffe: “Ma non diffonda cose che non hanno né capo né coda. Stia attento a quello che dice, lei ha un mestiere molto delicato”. Borgonovo prosegue: “Risponda alla mia domanda allora, e non mi insegni a fare il mio mestiere”. Cofferati risponde così: “Se ha il green pass non può infettarmi perché è stato vaccinato. Ha capito?”. Il giornalista affonda: “Mi sa che non l’hanno informata bene”. Da qui il botta e risposta. “Se uno non ha il green pass è certo che mi infetterà, ok? Io questo non lo voglio. Lei è vaccinato?”, dice Cofferati. “Sono affari miei se sono vaccinato”, ribatte Borgonovo. Il sindacalista lo accusa di essere “pericoloso” per i suoi colleghi: “Complimenti, spero che i suoi collaboratori escano dal giornale fino a quando lei non si vaccina o non dimostra di essere stato vaccinato. Lei è pericoloso!”. Ma Borgonovo fa notare: “La informo che io posso entrare nel mio luogo di lavoro se esibisco il green pass, capito? Come gli altri lavoratori, del resto, il green pass non serve a certificare la vaccinazione e renderla pubblica. Sono affari miei”. “Si vergogna di dire che è vaccinato?”, continua Cofferati. Borgonovo chiosa durissimo: “No, mi vergogno di quello che sta dicendo lei, che ignora la realtà dei fatti e inveisce contro dei lavoratori che lei dovrebbe difendere visto la sua storia. E con tutte le chiacchere che fate col fascismo non appena c’è un regime siete pronti a piegarvi”.

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