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Figuraccia di Giuseppe Conte per la foto sul rastrellamento del ghetto di Roma

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Polemiche e critiche a Giuseppe Conte per l’imperdonabile errore social sul rastrellamento del ghetto di Roma. Ieri, 16 ottobre, ricorreva un triste anniversario per la comunità ebraica della Capitale e la gaffe del leader del Movimento 5 Stelle in un post su Facebook è imperdonabile. 

 

 

“78 anni fa, nel Ghetto di Roma, 1024 tra uomini, donne e bambini furono rastrellati e deportati al campo di concentramento di Auschwitz dalle truppe nazifasciste. Solamente in 16 si salvarono da quella che rappresenta una delle ferite più profonde per la città di Roma e per la storia dell’intero Paese. Quella del 16 ottobre 1943, però, non rappresenta solo l’occasione di un doveroso ricordo. È un monito che ci richiama oggi alle nostre responsabilità democratiche. È la necessaria consapevolezza che solo il quotidiano impegno in difesa delle Istituzioni e dei valori dell’antifascismo può salvaguardare il Paese da nuove eversioni che si richiamano a vecchie demagogie. Abbiamo il dovere di fare la nostra parte in questa grande battaglia culturale e politica per la democrazia” le parole dell’ex presidente del Consiglio.

 

 

Che cosa c’è di sbagliato? Nel testo nulla, ma la svista sulla foto è clamorosa. Invece di pubblicare un’immagine dei nazisti e delle vittime del Portico d’Ottavia Conte ha postato uno scatto di un altro ghetto, quello di Varsavia. Una figuraccia ancora ben visibile sulla pagina social del nuovo volto pentastellato.

 

 

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