Voto per Michetti, impossibile dimenticare i torti del Pd: la rivolta del M5S romano contro Conte
Il 17 e il 18 ottobre a Roma vanno in scena le elezioni per il nuovo sindaco di Roma, con il ballottaggio tra Enrico Michetti e Roberto Gualtieri. A decidere chi vincerà tra il candidato di centrodestra e quello di sinistra potranno essere anche i voti della base romana del Movimento 5 Stelle, che va in controtendenza con quanto detto da Giuseppe Conte, leader grillino. In molti tra i pentastellati voteranno l’avvocato sostenuto da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, visto che l’ira nei confronti del Partito Democratico, da cui proviene Gualtieri, è alle stelle e quanto successo nel recente passato è impossibile da dimenticare.
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“Non dimentichiamo cosa ci ha fatto il Pd. A questo punto è meglio votare per Michetti, almeno è stato coerente e non ha mai attaccato Virginia sul personale a differenza di Gualtieri. Ecco perché tra di noi c’è chi voterà per Michetti… È l’occasione giusta per vedere affondare il Pd romano, e noi questo vogliamo” le parole di alcuni importanti esponenti capitolini del M5S, che interpellati da Il Giornale hanno richiesto di restare anonimi.
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Conte ha chiaramente detto che appoggia Gualtieri, una mossa che ha fatto storcere la bocca ai grillini della Capitale: “Lui vota Gualtieri? Non parla a nome nostro. Ha messo le mani avanti dicendo che non indirizza gli elettori 5S a sostenere Gualtieri, ma il parere di un leader influenza. Non siamo scemi. Può dire ciò che vuole, ma a Roma la leadership è di Virginia”. Oltre a tali parole vanno ricordate quelle di Andrea Severini, marito della sindaca uscente Raggi, che su Facebook si è scagliato contro il Pd locale: “Dopo 5 anni di insulti, di sgambetti, di bugie, di attacchi alla persona, di bastoni tra le ruote, di guerre sotterranee, di spallate, io ho già scelto. Se fossi vendicativo direi di andare a votare per Michetti…”. Un segnale d'allarme per Gualtieri e i suoi.
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