botta e risposta

Otto e mezzo, Gad Lerner contro Alessandro Giuli sul green pass: "Sensibilità sociale pelosa". "Sai come si chiama invece?"

Giada Oricchio

Botta e risposta tra Gad Lerner e Alessandro Giuli su green pass e tamponi gratuiti a “Otto e Mezzo” su LA7. Nel corso della puntata di martedì 12 ottobre, il giornalista era partito con le miglior intenzioni: “Tutti sappiamo che è un sacrificio, mica è una cosa piacevole quella di cui stiamo discutendo, è faticoso, ma mi fa specie che si possa dire con disinvoltura io sono a favore dell’obbligo vaccinale però adesso diamo il tampone gratis a chi non si vaccina. Il green pass è stato concepito come un forte incentivo, una spinta prima di dover imporre l’obbligo, ma questa discussione mi fa pensare che lì dovremo arrivare, come è stato per altri vaccini”.

Alessandro Giuli, giornalista di Rai2 e Libero, ha ribattuto che pur essendo a favore del vaccino “al 101%”, avrebbe preferito pagarsi la dose per consentire a una persona meno abbiente, che non voleva vaccinarsi, di fare tanti tamponi gratis e sentirsi bene. La replica di Gad Lerner è stata lapidaria e ha innescato la scintilla: “Questa si chiama sensibilità sociale pelosa”, “Si chiama amore per la collettività e ve ne dovreste ricordare ogni tanto, si chiama equità sociale” ha risposto con aria ironica Giuli. Ma né Lerner né Gruber gli hanno dato ragione.

  

Per lo scrittore l’equità non c’entra niente visto che il vaccino è gratis: “Non facciamo demagogia, se non vuoi vaccinarti ne paghi il prezzo!”, per la conduttrice: “La salute pubblica è una responsabilità di tutti in quanto bene comune. Il mancato obbligo vaccinale non si è realizzato per un problema pratico”. Anche Corrado Formigli, presente in studio, lo ha rintuzzato: “Il massimo dell’obbligatorietà è quella raggiunta oggi altrimenti dobbiamo andare a pungere le persone a casa!”