Matteo Salvini condanna la violenza no vax e inchioda la ministra Lamorgese: "Perché Castellino era lì"
Matteo Salvini, leader della Lega, ha condannato le violenze di sabato a Roma durante il corteo “No Green pass”, ha espresso solidarietà al segretario nazionale della Cgil, Maurzio Landini, per l’assalto alla sede romana e ha ringraziato le forze dell’ordine per aver evitato il peggio. Ma in una diretta su Facebook, Salvini ha puntato il dito contro il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese: “Faccio una riflessione. E’ stato arrestato Castellino, estremista di destra, aveva il daspo e il braccialetto elettronico, aveva il divieto di partecipare a manifestazioni pubbliche eppure ieri era lì con il microfono a sproloquiare davanti a migliaia di persone. Avevano chiesto l’arresto per due volte e il giudice aveva detto di no. E ieri, nonostante le misure restrittive, era lì a urlare dal palco sotto gli occhi di tutti. Possibile che nessuno se ne sia accorto? Ho fatto il ministro dell’Interno e qualunque cosa accadesse, ovunque accadesse, era colpa mia. Sempre”.
Il ragionamento prosegue con una serie di domande retoriche sulla Lamorgese sebbene non la nomini mai: “Se questo estremista di destra era tranquillamente in piazza del Popolo, chi glielo ha permesso? Chi non lo ha impedito? Chi è l’attuale Ministro dell’Interno? Ha fatto tutto quello che poteva e doveva? I casi sono due: o è incapace, inadeguato, impreparato oppure anche peggio”.
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Infine lancia un terribile sospetto: “A chi è convenuto che ieri una manifestazione finisse in vacca per colpa di 100 criminali e delinquenti che potevano e dovevano essere individuati e fermati? Il Ministro ne sapeva qualcosa? Se non lo sapeva è grave. Se sapeva e non lo ha impedito, cui prodest? I latini si chiedevano: a chi giova? Spero non ci siano secondi fini. Chiederemo conto al Ministro dell’Interno cosa ha fatto e non fatto. Se qualcuno ha sbagliato deve pagare. I violenti devono pagare per quanto avvenuto a Roma, ma anche i Ministri incapaci devono rispondere della loro assenza”.
Dunque, il dubbio di Matteo Salvini sembra essere quello che qualcuno non è intervenuto volutamente per influenzare i ballottaggi a Torino e Roma parlando per giorni di un centrodestra che ancora “include” estremisti di destra e nostalgici neofascisti.
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