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“Disordini utilissimi al governo”. Giorgia Meloni denuncia il terribile sospetto: una strategia politica

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“I disordini guarda caso sono stati utilissimi al governo e a demonizzare chi contesta il green pass”.  Giorgia Meloni torna a commentare l’attuale situazione in Italia dopo le manifestazioni del weekend contro la certificazione verde imposta dal governo, che per il 15 ottobre sarà obbligatoria anche nei luoghi di lavoro. La leader di Fratelli d’Italia ha pubblicato un video su Facebook in cui si domanda a chi possa giovare tale situazione: “Perché nessuno li ha fermati? Perché ancora una volta il ministero dell’Interno era così impreparato? Anche questo fa arrabbiare parecchio, perché i disordini guarda caso sono stati utilissimi al governo e a demonizzare chi contesta il green pass. L’Italia però ci è già passata, in anni molto bui della sua storia e proprio per questo le autorità dovrebbero stare molto attente a non prestare il fianco al sospetto che le piazze vengano gestite con una qualche strategia politica. Perché in tutta questa vicenda una strategia sembra esserci, criminalizzare chi contesta il governo, e chi è contrario al green pass è fascista, anche se è un autonomo stalinista dei centri sociali (così magari le persone per bene desistono dal manifestare). E criminalizzare l’unica opposizione al governo, Fdi, guarda caso, è diventato un pericoloso partito fascista, proprio mentre diventa il primo partito italiano e rischia di vincere le elezioni a Roma”.

 

 

La Meloni è un fiume in piena: “Nessuna indulgenza da parte nostra nei confronti di questi violenti che vanno identificati e perseguiti. Per la sinistra, per i grandi media, la questione è semplice: è la violenza fascista, basta condannare quella ed abbiamo risolto tutto. Poco importa che non c’è da parte nostra alcuna nostalgia del regime fascista, poco importa che non ci sia alcun tipo di collegamento, di rapporto tra noi e Forza nuova né potrebbe mai esserci, visto che oltre tutto sono molto più utili alla sinistra che alla destra. Per la sinistra noi siamo il mostro. Qual è l’obiettivo di questa strategia? Ce lo spiega bene il vicesegretario del Pd, Provenzano, in un tweet in cui scrive che ‘Giorgia Meloni è fuori dall’arco democratico repubblicano’. Il che significa, a norma di legge, che anche noi, il primo partito italiano, andremmo sciolti, magari con il voto a maggioranza di Movimento cinque stelle e Partito democratico in Parlamento. Questo è il gioco”.

 

 

“Il governo - attacca ancora la numero uno di FdI - non può essere contestato né in piazza né in Parlamento, come nei regimi, quei regimi contro cui la sinistra dice di volerci difendere. Ovviamente il segretario del Pd, Enrico Letta, che ogni giorno ci dispensa lezioni di ogni genere, non prende le distanze dal suo vice con la stessa nettezza che chiede a noi ogni tre minuti, perché loro possono tutto. Spero che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e chiunque abbia a cuore, come noi, la democrazia prendano apertamente le distanze dalle pericolose parole del vicesegretario del Pd. In ogni caso, Fratelli d’Italia non intende farsi intimidire, continueremo a batterci al fianco degli italiani, sempre a testa alta”.

 

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