"Opportunista e bugiardo". Giorgia Meloni stende Carlo Calenda: svende voti al Pd
Si accende lo scontro in vista del ballottaggio a Roma in programma il 17 e il 18 ottobre. Carlo Calenda ha annunciato nelle scorse ore che darà il proprio voto a Roberto Gualtieri, ex ministro dell’Economia e volto scelto dal Partito Democratico per la successione a Virginia Raggi come sindaco di Roma. Ad attaccare l’atteggiamento del leader di Azione è stata Giorgia Meloni, che con un post su Facebook si è rivolta in maniera dura a Calenda, che ha cambiato idea sul nome da appoggiare al ballottaggio in meno di 24 ore: “Calenda si smaschera da solo nel giro di poche ore e svende al Pd i voti degli elettori di centrodestra che, credendo alla sua panzana dell’alternativa alla sinistra, hanno in buona fede votato per lui. Il gioco è stato scoperto: l’unico modo per contrastare questa sinistra bugiarda e opportunista è sostenere Enrico Michetti sindaco”.
Scontro infuocato Letta-Meloni: "Penosi questi del Pd"
Calenda, da sempre molto attivo sui social, ha replicato alla numero uno di Fratelli d’Italia, che sostiene Enrico Michetti nel testa a testa decisivo per il Campidoglio: “Cara Giorgia Meloni, non ci alleiamo con nessuno. Saremo all’opposizione anche nel caso di vittoria di Gualtieri e non avremo persone in giunta. Fossi in te rifletterei sulla tua capacità di scelta della classe dirigente, che obbliga anche le persone non tenere con il PD a scegliere Gualtieri, per evitare il disastro Michetti. La prossima volta fai meno la fenomena, dai retta a Silvio e candida Bertolaso. Oppure candidati tu e vediamo cosa sai fare. Perché a chiacchiere sei bravissima ma a governare... non pervenuta”.
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Oltre a prendere di mira Calenda la Meloni, sul suo profilo Facebook, ne ha dette quattro anche a Mario Draghi per la questione legata alla riapertura, con capienza ridotta, delle discoteche: “Il governo continua a prendere in giro le discoteche, già sul lastrico dopo la chiusura nel corso della stagione estiva. Mi spiegate come possono rientrare dei costi queste imprese, e i loro lavoratori sopravvivere, con una capienza del 35%? Se l’intenzione è quella di riaprirle per tenerle vuote e farle fallire, ditelo subito”.