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"Calabria Repubblica di Salò". Michaela Biancofiore e l'appello ai ministri di Forza Italia

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"Lo straordinario risultato del presidente Occchiuto in Calabria, di Forza Italia e liste collegate, rischia però di diventare una sorta di Repubblica di Salò dell’ ei fu grandissimo movimento berlusconiano che ancora potrebbe essere il trait d’union del centro, del centrodestra". Michaela Biancofiore, parlamentare CI e membro della dirigenza nazionale punta il dito contro i ministri di Forza Italia al governo per sollecitare il cambiamento.

"Alla luce dei risultati conseguiti da Forza italia da nord a sud, isola calabrese a parte appunto, sentire  ajani e seguaci  dire che “Forza Italia gode di ottima salute“, è un’offesa innanzitutto all’intelligenza di Berlusconi. Risultati negativi che sono da ascrivere - no come vilmente in uso, a carico dei responsabili locali che si dannano l’anima e il cuore, ma ad un vertice che dalla nomina ha fallito ogni elezione per presunzione,  ignoranza  delle cose e non ascolto dei territori. A partire da Roma, dove il 3,5 % insieme all’Udc, dà la cifra dei tre massimi dirigenti di estrazione romana, che guarda caso nonostante la grande “notorietà’” che non corrisponde ai voti, non si sono candidati per tirare la lista. E che senza pudore, attaccano pure FdI e Lega. L’1,8% a Savona, il 5,5% a Torino, il 2,3% a Ravenna, il 7.3% nella Milano di Berlusconi, il 5,9% di Napoli, il 2,49% di Salerno, dicono con chiarezza che la squadra di Berlusconi che ha perso anche 53 parlamentari in questa legislatura va cambiata. E gli amici ministri di Fi al governo, dovrebbero sollecitare questo cambiamento se vogliono il bene del Presidente, di Forza Italia e del Paese, non occuparsi di Salvini al quale il mainstream sta riservando lo stesso trattamento subito da Berlusconi e Renzi. Segnalo poi sommessamente che oggi attaccare Salvini, significa suonare il de profundis masochista di una coalizione che probabilmente andrà al voto con lo stesso sistema del 2018 che oggi favorisce l’armata bracalone di Letta. Mai  come in questo momento bisognerebbe stare uniti ed essere tutti romani e torinesi, senza dimenticare che è vero che senza il centro non si vince ma che alla coalizione sono mancati proprio i voti di quella che fu la Forza Italia di berlusconiana memoria, della quale gli elettori ed anche chi come me ha partecipato alla fondazione, sentiamo nostalgia".

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