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Spaccatura totale nel governo. Orlando accusa a Otto e mezzo: strappo di Salvini molto grave

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Un giorno complicato per la tenuta del governo di Mario Draghi per via di uno “strappo molto grave”. Nella puntata del 5 ottobre di Otto e mezzo, programma di La7 condotto da Lilli Gruber, è ospite in studio Andrea Orlando, ministro del Lavoro, che non risparmia forti attacchi al leader della Lega Matteo Salvini per il comportamento tenuto in occasione del Consiglio dei Ministri sulla delega fiscale e sulla riforma del catasto: “Lo strappo di Salvini è molto grave, non tanto nei confronti del governo ma soprattutto nei confronti del Paese. Quella fiscale è una riforma qualificante per il Pnrr, senza la quale non ti danno i soldi del Recovery. Era un riforma mediata in sede parlamentare tra le diverse forze politiche”.

 

 

La Gruber riporta la lamentela di Salvini sul tempismo con cui il Carroccio ha ricevuto il documento da votare, ma Orlando smentisce tale tesi: “Abbiamo avuto il documento sulla legge delega questa mattina, ma si trattava di un lavoro abbastanza semplice, si trattava di verificare se gli articoli corrispondessero nel documento votato dalla maggioranza in consiglio dei ministri. In cabina di regia abbiamo proposto delle modifiche che sono state accolte. Abbiamo fatto una riforma per la quale ci eravamo impegnati votando il Pnrr. Siamo davanti ad un semplice atto di coerenza rispetto a decisioni precedente. Non c'era niente di nuovo nella discussione di stamattina e quindi sarà Salvini a dover dare spiegazioni dopo le parole usate nei confronti di Draghi. Non ha sottolineato solo un limite di metodo, visto che - incalza Orlando - ha anche posto una questione di accordi violati. Non so di quale accordo si tratti. L’unico accordo per il quale eravamo vincolati era il documento di maggioranza che abbiamo riscontrato corrispondesse alla proposta portata in Cdm. Il risultato delle elezioni di di ieri ci incoraggia. Salvini evidentemente non si fida o dei suoi ministri, o di Draghi o dei parlamentari…”.

 

 

Ma c’è la possibilità concreta che la Lega esca dal governo? Orlando non appare affatto impaurito da uno scenario del genere: “Meno si creano traumi e meglio è. Sarei in grado di superare il dolore ma ora sarebbe sbagliato. Ma sarebbe un inciampo nell'azione del governo in un momento delicatissimo. Sarebbe un fatto sbagliato se ci fosse un trauma di questo genere”.

 

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