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Roma, Torino e Trieste al centrodestra, la profezia di Sgarbi sulle elezioni

Giorgia Peretti
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A poche ore dalla chiusura della campagna elettorale Vittorio Sgarbi si sbilancia sui risultati per le elezioni amministrative. L’assessore alla cultura per il candidato del centrodestra, Enrico Michetti, è ospite nella puntata di venerdì 1° ottobre di “Stasera Italia”. Nelle giornate di domenica 3 e lunedì 4 ottobre, gli italiani sono chiamati ad esprimere la propria preferenza nelle urne delle principali città tra cui: Torino, Milano, Trieste, Bologna, Roma e Napoli. La conduttrice del talk show preserale di Rete 4, Barbara Palombelli, chiede un pronostico al suo ospite in vista dei risultati previsti per lunedì sera: “Che cosa succederà?”. Sgarbi risponde senza indugio: “Accadrà una grande vittoria della destra sulla quantità dei 1.300 comuni visto che le città più grandi, che rappresentano quindi il voto nazionale, saranno credo alla pari anche se ingiustamente perché ad esempio le liste a Napoli non sono state presentate dalla Lega. Però certamente vinceremo a Trieste, Roma e Torino. E vinceremo al primo e al secondo turno con voti molto più numerosi di quelli delle coalizioni inesistenti (il critico d’arte poco prima aveva sottolineato come le liste degli altri candidati, nello specifico: Raggi e Gualtieri fossero inadeguate tanto da definirle inesistenti nda)”. Poi prosegue: “Penderemo probabilmente Bologna. Finisce che a Bologna prevale la linea di una lista forte che è la lista del centrosinistra. A Napoli c’è la caduta di alcune liste e a Milano potremmo anche andare al ballottaggio”.

 

 

 

 

 

A chi fa notare la poca conoscenza del candidato per Milano del centrodestra, Luca Bernardo, dando per persa la battaglia con Beppe Sala, Sgarbi fa notare: “In alcune regioni d'Italia la Lega ha il 75% come in Veneto, ha più del 50% in Lombardia per cui il voto di lista potrebbe sostenere il limite di non conoscenza del candidato quindi si potrebbe andare al ballottaggio”. Infine, conclude: “C'è una quantità di comuni in cui ci sarà una disfatta per il centrosinistra che non ha coalizione e non esiste, vive soltanto dove c’è una mancanza del centrodestra”.

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