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Omnibus, a Rampelli non vanno giù le parole di Giorgetti: “Intervista inopportuna, mette in difficoltà il centrodestra”
Le parole del ministro Giancarlo Giorgetti hanno sconquassato il centrodestra. Ad Omnibus, programma mattutino di La7 condotto da Gaia Tortora, è ospite Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, che non nasconde affatto l’irritazione per le parole del titolare del dicastero dello Sviluppo economico, che ha di fatto bocciato i candidati del centrodestra a Roma e Milano: “Citando il buon Andreotti dico che a pensar male, a volte ci si azzecca... Da un lato di va a caccia di dichiarazioni polemiche all’interno del centrodestra, dall’altro si usa addirittura la clava delle inchieste giudiziarie…”. La Tortora però interrompe subito Rampelli: “Nessuno ha puntato la pista alla tempia a Giorgetti per fare l’intervista”. Arriva la contro-replica: “Mi permetta di dubitare del fatto che alcune parole su Michetti e quello che è successo a Morisi a tre giorni dal voto fanno un po’ strano. L'intervista di Giorgetti è stata sicuramente inopportuna, anche perché le dichiarazioni da lui fatte sono infondate, perché vanno in direzione opposta alle sue opinioni. Nel caso di Roma lui ha citato Calenda, che è a tutto tondo un rappresentante della sinistra italiana, si è candidato nelle liste del Pd alle elezioni europee, ha fatto il ministro chiamato da Renzi. Su tanti temi non credo che Giorgetti la pensi come Calenda. O ha cambiato idea o c’è un legittimo dibattito interno alla Lega e si prende l’episodio delle amministrative soltanto come un pretesto per lanciare segnali. Michetti vincerà le elezioni a Roma, anche perché la sinistra è spaccata in mille pezzi, una riunificazione post primo turno non darà soddisfazioni”.
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La conduttrice legge poi un titolo di un articolo che attacca Michetti, dando un altro assist a Rampelli: “In Italia quando si arriva alle elezioni amministrative bisognerebbe parlare di programmi, di contenuti, di politica e non lo si fa. A Roma non si è parlato dei rifiuti, nonostante ci sia immondizia ovunque. Non esiste confusione intorno a Michetti. Il suo programma elettorale è stato depositato il 4 settembre, Repubblica ha fatto pure un pezzo per criticare il suo programma. Non c’è stato su internet per un breve periodo, lo si stava componendo graficamente. Come si può pensare - conclude quasi stizzito il deputato - che si faccia una campagna elettorale a Roma senza avere un programma?”.