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Mario Draghi pronto a mollare il governo: la bomba di Dagospia

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Fra le tante cose dette dal ministro Giorgetti nell'intervista clamorosa a "La Stampa" c'è il lancio della candidatura di Mario Draghi al Quirinale. Non è certo il primo che lo dice, ma il premier non gradirebbe questo pressing. Anzi. Stando alla ricostruzione di Dagospia, l'ex presidente della Bece sarebbe "scoglionato dalla sovrabbondanza di articoli che lo spingono verso il Colle. Lo si è visto oggi in conferenza stampa, quando ha sbottato: “Almeno una volta ogni ora circa mi fate questa domanda. La risposta è sempre la stessa: è abbastanza offensivo nei confronti del presidente della Repubblica in carica cominciare a pensare in questo modo. Secondo: non sono la persona giusta a fare questa domanda, le persone giuste sono in Parlamento”".

Stando ai rumors, Draghi avrebbe addirittura fatto presente ai suoi che se verrà ancora strattonato per la giacca potrebbe fare un passo indietro e lasciare anche Palazzo Chigi: “Ho una credibilità internazionale da difendere”, è il senso del suo ragionamento.

Anche perché - sottolinea ancora Dagospia - spedire Draghi al Quirinale a febbraio 2022 avrebbe conseguenze rilevanti. Si aprirebbe il valzer delle elezioni anticipate. Che piacciono certamente a Meloni, ma anche a Giuseppe Conte”

E poi c'è il nodo legge elettorale. Se il crollo di consensi della Lega sarà così corposo come annunciano i sondaggi, una riforma proporzionale potrebbe interessare anche a Salvini. A quel punto, il voto si allontanerebbe e potrebbe tornare  in auge il Mattarella-bis con Draghi confermato a Palazzo Chigi. 

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