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Niente tasse sulla casa, Berlusconi dice no alla riforma del catasto

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Dopo Salvini e Meloni, anche Berlusconi dice no alla revisione degli estimi catastali. Pratica chiusa per le tasse sulla casa. Il Cavaliere lo dice sulle pagine de Il Giornale. "Tassare la proprietà immobiliare significa tassare non un reddito, ma un patrimonio già tassato al momento dell'accumulo - scrive Berlusconi su Il Giornale - Chi ha comprato una casa lavorando per tutta la vita è già stato pesantemente colpito dalle imposte che hanno eroso una parte importante di quanto guadagnato. Imporre un nuovo prelievo sui frutti del suo lavoro è profondamente ingiusto. Per questo abbiamo detto un convinto no alla revisione degli estimi catastali: se fosse un'operazione neutra dal punto di vista fiscale non avrebbe alcuna utilità e soprattutto nessuna urgenza, se invece si traducesse in un aggravio delle imposte, come presumibilmente accadrebbe, sarebbe per noi totalmente inaccettabile. Stiamo lavorando invece per una politica di incentivi nel settore edilizio che si traduce nella proroga del bonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie e le facciate e degli ecobonus; una politica che prevede una moderna legislazione sulla rigenerazione urbana e risposte concrete alla crisi delle locazioni immobiliari".

Dopo le parole di Berlusconi, soddisfazione viene espressa dal presidente di Confedilizia. «Il No di Silvio Berlusconi a qualsiasi ipotesi di intervento sul catasto è netto, chiaro, inequivocabile. Si aggiunge a quello di Matteo Salvini e, per l’opposizione, a quello di Giorgia Meloni. Ora possiamo finalmente pensare alle vere necessità del comparto immobiliare?». Ad affermarlo è il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa commentando l’intervento dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi pubblicato da "Il Giornale".

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