Vittorio Sgarbi a piedi nudi, la provocazione sotto la scrivania alla Camera: "Pari opportunità"
Parafrasando il film capolavoro “A piedi nudi nel parco” in “A piedi nudi in Parlamento”, ecco l’ultima provocazione di Vittorio Sgarbi. Su Twitter e Facebook, il noto critico d’arte ha pubblicato una serie di foto che ritraevano in primo piano le caviglie delle colleghe in Parlamento durante il voto sul green pass: chi indossava festosi tacchi alti, chi le infradito e chi canotte e magliette inopportune per un luogo istituzionale. Accanto a questa gallery, la foto dei suoi piedi nudi senza scarpe e senza calzini, ma con le caviglie sottili in bella mostra sotto un completo grigio. Un modo “malefico” per sottolineare che occorrerebbe un voto anche sull’estetica come si legge nella caption: “Pari opportunità. Io mi fermo alle caviglie”.
E poi la citazione degli articoli 1 e 2 del ddl Zan: “Ai fini della presente legge: per genere si intende qualunque manifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso; c) per identità di genere si intende l’identificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se non corrispondente al sesso, indipendentemente dall’aver concluso un percorso di transizione”. Insomma, se vale per le donne deve valere anche per gli uomini. E viceversa.
Pari opportunità. Io mi fermo alle caviglie. https://t.co/EMRNqFHR0m @stampasgarbi pic.twitter.com/3ure0idced
— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) September 23, 2021