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"Deriva preoccupante", Giorgia Meloni è una furia contro il governo Draghi: quattro voti di fiducia in 48 ore

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Avanti così, a colpi di fiducia. Il governo di Mario Draghi procede spedito e incassa con 413  a favore, 48 contrari e un astenuto, il voto della Camera dei deputati sul secondo decreto Green Pass. 

 

Un voto a cui si aggiungono le quattro fiducie che il governo porrà o ha posto al Senato nel giro di 48 ore. È la road map del governo, illustrata in Conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. La prima fiducia è stata posta questo pomeriggio sulla riforma del processo civile. Le seconde due fiducie saranno invece poste domani mercoledì 22 settembre sulla riforma del processo penale, già approvato dalla Camera e verso il via libera definitivo.

 

Infine, l’ultima fiducia sarà posta sul secondo decreto Green pass, che scade il 5 ottobre, approvato in prima lettura dalla Camera dove il governo ha posto la fiducia.  

 

Un percorso blindato quello scelto dal governo ed emerso al termine della Conferenza dei capigruppo  che ha fatto insorgere FdI. "In 48 ore il governo italiano chiede 4 voti di fiducia su argomenti sensibili come la giustizia penale e civile e il green pass. Il Parlamento è mortificato. L’opposizione non è in grado di dire la sua, una deriva davvero preoccupante per la nostra democrazia", ha tuonato la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a margine di un’iniziativa politica al Municipio III di Roma in sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Enrico Michetti, in corsa per il Campidoglio. 

 

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