statuto impugnato
Altra grana per Conte. "Capo Illegittimo", impugnata in tribunale la sua nomina da cento militanti
Offensiva contro il rinnovato status quo grillino. Il nuovo statuto del Movimento 5 Stelle è «illegittimo» e «l’incoronazione» di Giuseppe Conte va annullata. È la posizione di circa un centinaio di attivisti storici del meetup napoletano che, assistiti dall’avvocato Lorenzo Borrè, hanno presentato ricorso al Tribunale di Napoli. Lunedì sarà depositata un’istanza cautelare per ottenere la sospensione dell’efficacia delle modifiche che, ritengono gli attivisti storici del M5S, hanno trasformato il Movimento «facendo venir meno i principi fondanti del M5S così come concepito da Gianroberto Casaleggio».
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Il ricorso è stato presentato alla stampa nel corso di un incontro tenuto questa mattina a piazza Bellini, nel centro storico di Napoli, alla presenza degli attivisti Renato Delle Donne e Steven Hutchinson e dell’avvocato Lorenzo Borrè, legale dei ricorrenti. Sono 7 i motivi di impugnazione, ha spiegato Borrè, e riguardano «le modifiche statutarie e l’incoronazione del candidato unico identificato in Giuseppe Conte».
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Secondo i ricorrenti «queste modifiche non sono state adottate con il quorum indicato dallo statuto modificato, che facevano riferimento alla partecipazione al voto di un quorum pari alla maggioranza degli iscritti. Inoltre la chiamata alla partecipazione al voto è avvenuta su un sito sul quale gli associati non erano iscritti e che non aveva i requisiti di ufficialità, con riverbero sulla partecipazione al voto».
I ricorrenti rilevano inoltre una «violazione del principio di parità tra gli associati poiché prima tutti potevano aspirare a cariche apicali. Questo è stato violato con una norma transitoria che prevedeva la candidatura di un solo nome, tra l’altro con designazione fatta da Beppe Grillo quando non ne aveva il potere perché il vecchio statuto era ancora in vigore». Insomma, una disfida in punta di diritto contro l'incoronazione dell'ex avvocato del popolo.