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Allarme Draghi sul clima: "Grave ritardo, serve svolta per evitare catastrofe"

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Sia l’Unione europea, così come è accaduto sull’acquisto dei vaccini, a fungere da «acquirente collettivo» per i costi legati alla transizione ecologica. È la proposta che il premier Mario Draghi lancia al vertice dei Paesi del Mediterraneo ad Atene, allargato per l’occasione a Croazia e Slovenia. Il premier proprio in terra greca, martoriata dagli incendi in estate, dice che «non c’è tempo». Il divampare degli incendi deve fungere da monito per tutti, «è una lezione».

Una delle ipotesi che tra l’altro si è discussa è che ci sia una condivisione degli aerei Canadair, con l’Unione europea che può giocare, per esempio, un ruolo con un ordine unico di acquisti di aerei da utilizzare negli incendi. Ma il ragionamento riguarda la transizione: da una parte quindi c’è la necessità di accelerare, dall’altra di difendere soprattutto le fasce più deboli dall’aumento dei costi. Per questo motivo - la proposta del presidente del Consiglio - «l’Unione europea e la commissione Ue possono giocare un ruolo fondamentale», anche perché i Paesi Ue sono in posizioni di partenza diverse, «i Paesi del Nord, rispetto a quelli del Sud, dipendono meno da certi idrocarburi». L’esempio che cita il presidente del Consiglio è quello della seconda fase della campagna acquisto dei vaccini, in quella occasione «la commissione Ue è stata straordinaria».

«Una delle cose di cui si è parlato è cercare di vedere se questo ruolo di acquirente collettivo dell’Ue può essere esteso ad altre esperienze», argomenta quindi il presidente del Consiglio immaginando una serie di strumenti con i quali l’Unione europea potrebbe accelerare sulla transizione ma contenere l’aumento dei costi, soprattutto se si ripercuotono sulle fasce deboli. «Dobbiamo chiederci se il debito» accumulato dai paesi per incentivare la transizione ecologica e mitigarne i costi «è sostenibile».

Il vertice Eumed si conclude con una dichiarazione nella quale si mette nero su bianco il fermo impegno per «l’attuazione dell’Accordo di Parigi e per l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 C al di sopra dei livelli preindustriali». L’obiettivo, in vista anche del summit Cop2026 che ci sarà sul 
clima ad inizio novembre a Glasgow, è intervenire per «raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, in linea con la legge europea sul clima» e «ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030».

«Gli occhi del mondo saranno puntati sull’esito dei nostri negoziati», aveva detto il presidente del Consiglio intervenendo al summit su clima ed energia organizzato dal presidente americano Joe Biden. «Dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi e dei nostri cittadini: stiamo venendo meno a questa promessa - aveva sottolineando riferendosi agli accordi di Parigi -. Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo. Le conseguenze di un tale aumento delle temperature sarebbero catastrofiche».

«L’Italia - ha osservato il presidente del Consiglio - sta fronteggiando l’innalzamento del livello del mare a Venezia e lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi». Ed ancora: «Gravi carenze idriche e siccità sono fenomeni sempre più frequenti e colpiscono in maniera sproporzionata alcuni paesi tra i più poveri del mondo, ad esempio in Africa». «Dobbiamo raggiungere un’intesa comune sulla necessità di ridurre in modo significativo tutte le emissioni di gas a effetto sera, compreso il metano, nel prossimo decennio», il suo invito. Al vertice Eumed il presidente del Consiglio è intervenuto per chiedere «una trasformazione radicale delle nostre economie in un tempo molto breve», sottolineando che «ci sono costi significativi» da coprire e che quindi «dobbiamo sederci insieme ragionare molto attentamente a livello europeo». Nessuno dei singoli Paesi Ue è disposto ad aumentare il costo sociale di questa transizione, ma allo stesso tempo - ha rimarcato - «nessuno di noi è disposto a ignorare le conseguenze disastrose dei cambiamenti climatici». 

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