"Cura delle parole"
“Sparate a Renzi”. La vergogna e le minacce dal pubblico al comizio di Giuseppe Conte e Andrea Scanzi
Il mondo della politica si dissocia da Giuseppe Conte e mostra la sua vicinanza a Matteo Renzi. Durante un’intervista andata in scena a Montevarchi con Andrea Scanzi, il leader del Movimento 5 Stelle non ha detto alcunché sugli insulti piovuti al leader di Italia Viva, minacciato dai presenti, con qualcuno che ha addirittura proposto di “sparare” all’ex segretario del Partito Democratico.
L’episodio ha causato la reazione di Giuseppe Luigi Cucca, vice-presidente di Italia Viva al Senato: “Nel corso un’intervista al leader del M5S Giuseppe Conte, condotta da Andrea Scanzi, il pubblico ha rivolto minacce quali ‘sparategli’ nei confronti di Matteo Renzi, con la complicità del giornalista e del, per fortuna, ex avvocato del popolo. Se questa è la cura delle parole di cui parlava Conte, è evidente che si rivela per quello che è: un mentitore seriale. La verità è che il volto moderato di Conte è solo una facciata, il M5S si è nutrito e si nutre di violenza da sempre. Cambia la faccia ma non la sostanza”.
“Solidarietà a Renzi per le minacce ricevute dal pubblico di Conte e Scanzi. L’avvocato del popolo doveva realizzare una ‘cura delle parole’ sul linguaggio dei 5 stelle. Esperimento fallito. I grillini rimangono quelli del vaffa…” il messaggio su Twitter di Gabriella Giammanco, vice-presidente di Forza Italia al Senato. Giuseppi non ne azzecca una.