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Tra poco ci sarà anche per gli under 12, la profezia di Cauda sul vaccino
“Ci sarà un lieve aumento dei contagi legato alla variante Delta con la riapertura delle scuole”. Roberto Cauda mette in guardia su una possibile risalita dei numeri della pandemia ad “Agora”, martedì 14 settembre. Il direttore del dipartimento di Malattie infettive del Policlinico Gemelli è ospite di Luisella Costamagna, nel talk show mattutino di Rai3, dove annuncia l’arrivo della vaccinazione anche per i bambini under 12. “Io credo che se si raggiungeranno gli obiettivi sulla campagna vaccinale, se oggi quelle persone da 12 a 18 anni incrementeranno la percentuale di vaccinati e se un domani ci fosse la possibilità anche di vaccinare quelli più piccoli (e sembrerebbe essere dietro l'angolo secondo gli studi che arrivano in queste settimane) io credo che si possa guardare al futuro con una certa serenità”, fa sapere Cauda.
Poi chiarisce l’uso della mascherina: “L'importante è che la usino tutti la mascherina. Se tutti utilizzano la mascherina, la qualità della mascherina perde significato. Noi sappiamo che ci sono alcune mascherine, le Ffp2, che hanno una maggiore capacità di blocco in entrata soprattutto in presenza di una variante come la delta che è più contagiosa. Quindi evidentemente vanno utilizzate le mascherine, va effettuato il distanziamento così come il lavaggio delle mani”.
Sull’utilità dei test salivari precisa: “Per tutti i tipi di test la differenza la fa se è un test biomolecolare o un test antigenico sicuramente sono affidabili anche quelli antigenici ma hanno una sensibilità minore. Sono favorevole al test salivare, ma i test biomolecolari fotografano una realtà quindi e durano 24-48 ore e quindi non servono per uno screening periodico e non assicurano una garanzia nel tempo”. A garantire un’immunizzazione, seppur parziale, è il vaccino. L’ipotesi di un’estensione per le fasce d’età minori ai 12 anni sembra essere sempre più vicina, Cauda annuncia: “La vaccinazione nei bambini più piccoli è attesa, saranno gli organismi internazionali come l’FDA a dare l’autorizzazione, faranno la valutazione che sarà estremamente rigorosa, come sempre. Io credo che non ci sarà ancora molto tempo prima che siano disponibili anche per i più piccoli".