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Scintille a #cartabianca tra Matteo Salvini e Paolo Mieli. "Non capisce", che duello su green pass e vaccino

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"Le svelo un segreto, tanta gente non si può vaccinare, e ci sono dei medici di famiglia che non si prendono la responsabilità, che è una grande responsabilità, di certificare che una allergia a o una patologia non sono compatibili col vaccino" anti-Covid. Matteo Salvini è in collegamento con #Cartabianca, il programma di Bianca Berlinguer, martedì 14 settembre su Rai3. Si parla dell'estensione dell'obbligo di green pass e l'ipotesi a cui lavora il governo di renderlo obbligatorio per tutti i lavoratori. 

 

Il caso degli impossibilitati al vaccino riguarda molte persone, afferma il leader della Lega. "Sono milioni, non migliaia. E magari non possono pagare ogni due giorni un tampone. Non si possono buttare fuori dal paese gli italiani non vaccinati". 

La Berlinguer chiede allora se Salvini ritiene il certificato verde un uno strumento di libertà. "Se il green pass salva un anziano sì, se impedisce a una mamma di portare il bambino a scuola no", riassume il leghista. 

 

Sul provvedimento all'esame del governo Salvini fa sapere che "stiamo lavorando a misure" per migliorarlo. Diverse le ipotesi. Ad esempio, "se c'è il green pass per entrare a teatro o allo stadio perché mettere limitazioni sul numero? E perché locali e discoteche sono ancora chiusi in Italia?"

Gli esempi non convincono Paolo Mieli, che inizia un confronto serrato con Salvini. "Non capisco bene, è chiaro che si arriverà al green pass per tutti. Che senso ha" continuare ad andare contro, chiede il giornalista. "È convinto o no che arriverà il certificato per tutti da qui a qualche giorno? Dà l'impressione di essere l'unico nella Lega insieme a pochi parlamentari, a tenere questa linea. Non capisce che è dannoso?", attacca Mieli. 

 

Salvini replica con durezza: "Ho capito che non capisce...". Gli animi si scaldano, anche perché in precedenza Mieli nel ricostruire le parole di Salvini aveva aggiunto un "vile" relativo ai medici che non esentano dal vaccino correttamente, provocando l'ira del segretario della Lega. 

A interrompere il duello arriva un sondaggio, in cui la maggioranza degli italiani si dice favorevole al green pass. Dopo un po' tornano le scintille, anche sul vaccino ai minori, con Mieli che interrompe il senatore al punto che Salvini minaccia: "Se sono di disturbo me ne vado". 

Poi i due trovano una sorta di intesa sulla "bozza Mieli", come la chiama ironicamente Salvini. Green pass per  i maggiori di 21 anni, con tamponi gratuiti o a prezzi calmierati. 

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