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Occhio alla scuola, Galli lancia l'allarme sui contagi

Giorgia Peretti
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Terza dose e obbligo vaccinale sono i protagonisti della puntata di apertura della nuova stagione di “CartaBianca”. Il talk show serale di Rai 3, torna in diretta martedì 7 settembre con un’ospite molto caro alla trasmissione condotta da Bianca Berlinguer: Massimo Galli. Il docente di Malattie infettive all’università Statale e primario al Sacco di Milano esordisce mostrandosi cautamente ottimista rispetto allo scorso anno ma lo spauracchio delle scuole torna a bussare alle porte: “Qualche momento di criticità lo avremo nell'arco del prossimo mese. Mese in cui il rientro e la riapertura delle scuole daranno il segno di sé, con un aumento del numero dei casi senza poter raggiungere, però, quella pressione sugli ospedali che purtroppo abbiamo visto l'anno scorso. Ahimè oggi ci sono stati 71 morti, abituarsi a questa cosa non è una cosa facile. In ogni caso insomma abbiamo ancora troppi casi e morti e sarebbe troppo forse ad un certo punto ma il dato di fatto è che comunque questo non è confrontabile con quanto successo l’anno scorso”.

 

 

 

 

 

 

Poi il focus si sposta sul dibattito in merito alla terza dose. “Per quanto mi riguarda nel momento in cui si decide per la terza dose io mi adeguerei nella posizione che deve avere ogni operatore sanitario che lavora per il pubblico”, fa sapere l’infettivologo che continua: “Sulla terza dose ho delle perplessità sul suo utilizzo generalizzato io continuo da tempo a sostenere che è importante vedere come stanno rispondendo molte persone. Soprattutto perché quelli che disgraziatamente non hanno risposto alla prima e la seconda dose in una più che discreta percentuale, in una percentuale maggioritaria non risponderebbero nemmeno alla terza”.

Dunque, una mossa inutile? “Inutile fino a prova contraria, sarebbe molto importante sviluppare delle strategie sulle quali si sta un po’ troppo glissando”, risponde Galli alla domanda della conduttrice. Infine, mette in guardia: “Attenzione che la prova provata di un suo utilizzo generalizzato con un vaccino che è basato sul virus di marzo 2020… insomma. Mi piacerebbe molto vedere un vaccino più aggiornato su cui bisognerebbe un po’ premere”.

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