l'appalto che fa discutere

Bankitalia, Visco si fa la flotta di auto blu: 34 berline al top con autista

Filippo Caleri

Finito lo smart working, nonostante le resistenze di molti addetti, alla Banca d’Italia tornata alla normalità, il governatore Ignazio Visco prepara trasferimenti comodi (con autista cortese e ben vestito) ai suoi uomini per raggiungere la sede di Via Nazionale, altri luoghi di lavoro, convegni e appuntamenti di servizio. Niente taxi o mezzi pubblici, insomma ma lussuose auto di rappresentanza, il meno inquinanti possibile. Un bando di gara, in scadenza il 4 ottobre, mette in palio quasi 2,9 milioni di euro (3,5 al lordo dell’Iva) per assicurare una flotta di auto a noleggio con conducente a via Nazionale per tre anni. La società che vincerà l’appalto dovrà assicurare a Palazzo Koch almeno 34 veicoli e assicurare 13 servizi continuativi che equivale a contare su altrettante macchine con autista a disposizione per otto ore nella fascia compresa tra le 6 e le 22 di sera. Via Nazionale, però, si riserva anche di aumentare le auto impegnate stabilmente e portarle fino a un massimo di 17 per ogni giorno. In previsione di picchi di spostamenti, lo stesso istituto potrà chiedere prestazioni aggiuntive occasionali per tutto quanto non rientra nell’ordinarietà. E cioè, spiega il bando, per assolvere la necessità di «collegare le strutture della Banca e i diversi punti di raccolta (stazioni ferroviarie, aeroporti, alberghi), per il trasporto del personale o dei partecipanti a conferenze e convegni, e per esigenze estemporanee di accompagnamento a fini aziendali».

 

  

 

Non solo. Visto che ci sono veicoli e autisti a disposizione il disciplinare prevede anche la possibilità di chiedere il trasporto di plichi (massimo dieci però e con un peso non superiore a un chilo). Fin qui i servizi. Ma la richiesta di via Nazionale è dettagliata anche sul tipo di vetture da impiegare nell’appalto. Trattandosi di super dirigenti la taglia non potrà essere inferiore al segmento D, una classe nella quale rientrano ad esempio la Bmw Serie 3, Audi A4, Mercedes Classe C, Alfa Romeo Stelvio e Volkswagen Tiguan. A questo parterre vanno affiancate quelle del segmento E come ad esempio la Audi A6, la Volvo S90, la Mercedes Classe E, la Bmw Serie 7 e la Maserati Quattroporte. Tutte dovranno avere allestimento di standard elevato idoneo allo svolgimento di funzioni di rappresentanza e con alimentazione ibrida e con tecnologia full o plug in. In ossequio al prestigio dell’istituzione la Banca chiede requisiti stringenti anche per gli autisti. In particolare la società che li assume deve garantire la loro correttezza e cortesia e il rispetto della normativa che vieta la guida sotto l’influenza di alcool o stupefacenti. Chi sgarra o si comporta male poi paga. Sì, perché se Bankitalia non gradisse un driver lo stesso dovrebbe essere escluso dal servizio.

 

 

Non solo. Palazzo Koch vuole che sia ricordato al personale impiegato il corretto utilizzo di telefoni cellulari durante la guida. Ovvio, poi, ma comunque ricordato ai partecipanti la necessità che gli autisti siano vestiti in maniera adeguata e muniti di cellulare per contattare la banca in caso di imprevisti che possano ritardare lo svolgimento dei servizi. Altra condizione da assolvere infine è quella di mettere alla guida delle macchine, in caso di prestazioni occasionali, persone che conoscano la lingua inglese. Anche se per questo plus non sarà riconosciuta alcuna maggiorazione. Chi sarà alla guida delle auto non potrà permettersi pause volontarie. Il bando parla chiaro: il ritardo si paga e anche caro. Così per chi arriva fino a un’ora di ritardo rispetto a quanto richiesto la penale è di 100 euro. Oltre questo termine la multa raddoppia a 200 euro. Ma la maxi sanzione è prevista nel caso che il trasporto sia fatto con un mezzo non dotato di alimentazione ibrida. Chi si presenta con auto ad alimentazione tradizionale paga 500 euro.