ritorno al proibizionismo?

Nuova bufera su Carlo Calenda. La sua proposta di movida? Si bevono solo alcolici ad alto prezzo

Dopo le polemiche sui social per la candidatura di Roman Pastore, Carlo Calenda finisce nuovamente nella bufera di internet. Il leader di Azione, candidato per le elezioni a sindaco di Roma, è stato attaccato per il suo programma elettorale nel Municipio III di Roma, lo stesso in cui punta a diventare consigliere Pastore. “Contrasto alla movida a basso costo, regolamentazione del fenomeno e offerta di alternative rispetto a quella attuale” si legge in una slide diffusa da Azione, che punta a ridurre i disagi dei cittadini della zona intorno a Piazza Sempione. Il piano viene poi meglio specificato: “Stop alla malamovida. Per contrastare efficacemente la malamovida, bisogna agire su tre direttrici: 1) inasprire ulteriormente le regione - e i controlli - sulla vendita di alcolici al dettaglio, fino al divieto di conservare in fresco gli alcolici; 2) aggiornare il Regolamento di Polizia Urbana per dare pieno utilizzo agli ordini di allontanamento e al daspo urbano; 3) rafforzare il presidio serale delle Forze dell'ordine nei luoghi più sensibili”.

 

  

 

L’idea di una “movida a basso costo” ha mandato in molti su tutte le furie, con accuse di classismo a Calenda. “Misure ridicole da proibizionismo anni '30 e classismo per cui se non hai soldi meglio che la sera stai a casa”, “La ‘movida a basso costo’ fa drizzare i capelli”, “Dalla guerra alla povertà alla guerra ai poveri”, “Scusate, quindi posso ubriacarmi con un Dom Perignon da 3 mila euro?” alcuni dei messaggi che si leggono su Twitter per commentare la proposta di Azione. Decisamente bocciata.