La transizione di Cingolani scivola sul nucleare e imbarazza il Movimento 5 Stelle
Correva l’anno 2016, l’ingegner Matteo Brambilla vinceva le primarie e con la bellezza di 276 voti diventava il candidato del Movimento 5 Stelle a sindaco di Napoli. Avete capito bene: un Brambilla a Napoli. Brianzolo nel cognome, nella dizione e chiaramente nei modi. Una provocazione situazionista, un gesto alla Guy Debord che solo quel geniaccio di Beppe Grillo poteva concepire. Partito con poche speranze di fare Napoli una propaggine mediterranea della Brianza, l’ingegner Brambilla rese divertente quell’anonima campagna elettorale dichiarando in pubblico il suo amore calcistico: quale? Ma la Juventus, naturalmente! Fine del suo percorso politico sul Golfo. Ma che c’entra il Brambilla con questi nostri tempi un po’ oscuri? Ci è tornato un po’ in mente vedendo all’opera il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani. Nel suo lunghissimo giallo sul «Conticidio» sua grillinità il direttore Marco Travaglio ci aveva azzeccato: a scrivere Cingolani alla quota di governo a 5 Stelle era stato un colpo gobbo di Mario Draghi, un grande «pacco» rifilato al partito giallo.
Quell'ambientalismo ideologico che frena da anni l'Italia
Succede che l’1 settembre il fisico e accademico diventato ministro (non troppo per caso), si colleghi con un convegno di Italia Viva. In quella sede si lanci in un’invettiva mica da ridere: «Il mondo è pieno di ambientalisti radical chic ed è pieno di ambientalisti oltranzisti, ideologici: loro sono peggio della catastrofe climatica verso la quale andiamo sparati, se non facciamo qualcosa di sensato. Sono parte del problema, spero che rimaniate aperti a un confronto non ideologico. Se non guardate i numeri rischiate di farvi male come mai successo in precedenza». Apriti cielo! Il ritorno al nucleare non è esattamente la transizione ecologica verso un’economia green immaginata da Grillo e dai suoi. Lo scorso 11 agosto il ministro aveva imputato all’economia digitale il 4% dell’anidride carbonica prodotta nel mondo. Sai che goduria per un movimento politico nato da un blog! Un Brambilla napoletano, lo scrutatore non votante di una geniale canzone di Samuele Bersani: il ministro per la transizione che non «transa»…
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