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Montanari indegno come rettore: l'affondo di Lucio Malan dopo le accuse di fascismo ai giornali

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Non si sono ancora spente le polemiche per le frasi della vergogna del professor Tomaso Montanari sulle foibe, che aveva minimizzato, criticando inoltre l’istituzionalizzazione della giornata del Ricordo. Questa mattina il futuro rettore dell’Università per stranieri di Siena è sbottato su Twitter, mettendo nel mirino i media e i giornali: “In questi giorni ci sono stati due fronti di stampa. Da una parte Primato Nazionale, Secolo d’Italia, Libero, Giornale, Verità, Riformista, Foglio e Corriere, con i fascisti. Dall’altra Fatto, Manifesto, MicroMega contro. Un solo giornale non ha scritto una riga, immemore di sé…”.

 

 

A replicare agli attacchi social di Montanari è Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia: “Oggi il rettore designato dell’Università di Siena, Tomaso Montanari, accusa una serie di testate giornalistiche di ‘stare con i fascisti’. Nella lista nera del docente ci sono Primato Nazionale, Secolo d’Italia, Libero, Giornale, Verità e anche noti quotidiani semiclandestini dell’estrema destra come Riformista, Foglio e Corriere. Che sia delirio da popolarità o strumentale ricerca di visibilità, è sempre più evidente che una tale figura sia del tutto inadatta e indegna di guidare un importante ateneo. Peraltro - prosegue l’esponente di FdI - l’unico a fare equivalenze tra Shoah e foibe è proprio lui, mostrando di non avere rispetto per le vittime giuliano-dalmate, ma neppure per i milioni di ebrei sterminati, da lui usati solo per ‘pepare’ la sua comunicazione. Dovrebbe dimettersi spontaneamente, tanto una volta in Parlamento dovrebbe comunque andare in aspettativa, ma se non lo fa spero che i docenti della sua università glielo consiglino caldamente”.

 

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