retroscena
Green pass, "così non va": il giallo della telefonata di Draghi a Salvini. Borghi affonda Letta: la smetta di frignare
Il voto contrario di sette leghisti in Commissione Affari sociali a Montecitorio contro il green pass fa alzare la temperatura nella maggioranza. Tanto che dopo lo strappo di Claudio Borghi e gli altri, il premier Mario Draghi avrebbe alzato il telefono per parlare con matteo Salvini. A riportare il retroscena, smentito da fonti della Lega, è la Stampa che descrive il premier come irritato e stupito.
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"Così non va", avrebbe detto Draghi a Salvini raggiunto mentre era in vacanza a Pinzolo. "Non si tratta di essere no vax o no green pass, ho sia l'uno che l'altro" avrebbe replicato il leghista, parole non certo belligeranti che trovano eco nel commento trapelato da Palazzo Chigi e riportato dal quotidiano torinese. "Non siamo particolarmente preoccupati per l'accaduto".
Un episodio da "Lega di lotta e di governo" è il commento del quotidiano torinese secondo cui Draghi è soddisfatto del flop delle manifestazioni di ieri dei no vax e no green pass: è la dimostrazione che la maggioranza degli italiani vuole il certificato verde. Senza contare che "Salvini, il quale aveva dato pieno mandato ai suoi per votare quell'emendamento, sapeva benissimo che non avrebbe creato alcuna seria conseguenza politica al governo".
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Lo strappo ha mandato in tilt il Pd di Enrico Letta che tuona contro la Lega ormai "fuori dalla maggioranza". "La smetta di frignare", ha risposto Borghi al segretario dem rimarcando che il green pass è un "obbligo mascherato". "Abbiamo presentato più di seicento emendamenti che abbiamo poi ridotto a quaranta come gesto di buona volontà - ha spiegato sempre alla Stampa - Con proposte di buon senso come l’esenzione dei minorenni, i tamponi salivari gratuiti e così via. Visto che in Commissione non si è fatto alcun passo avanti,abbiamo votato i nostri emendamenti. Non è un voto contro il Green pass,ma per migliorarlo".
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Intanto dal Carroccio sostengono che non c'è stata nessuna telefonata fra il premier Draghi e Salvini per commentare il voto sul green pass. "I rapporti tra Salvini e Draghi erano e rimangono più che cordiali, e nei prossimi giorni si rivedranno per concordare e organizzare l’impegnativa agenda di riforme per l’autunno, da quella della Pubblica Amministrazione a quella degli appalti, dalla riforma fiscale a quella previdenziale", è quanto trapela dalla Lega.