cortocircuito

Sorpresa, Travaglio difende il meloniano Bignami! Così ridicolizza Letta e il Pd: pensate alle cose serie

Dal cortocircuito che nasce tra la sovrapposizione tra campagne ideologiche e la dittatura del politicamente corretto può uscire qualsiasi cosa. Se ne vedono di tutti colori: capita, infatti, di leggere Marco Travaglio che difende a spada tratta un esponente di Fratelli d'Italia.

 

  

Parliamo di Galeazzo Bignami e il caso del suo invito alla Festa dell'Unità di Bologna da parte degli organizzatori e bloccato dal segretario Enrico Letta. A svelare il motivo del dietrofront ci aveva pensato Repubblica: c'è un veto sul nome di Bignami perché l'esponente emiliano del partito di Giorgia Meloni è considerato un nazista a causa di una vecchia foto, che ciclicamente spunta sul web, che lo ritrae prima di una festa di addio al celibato mascherato da militare delle Ss.

 

Già, il clima è questo, come visto nel caso del sottosegretario leghista Claudio Durigon e la polemica che lo ha portato alle dimissioni. 

Ed ecco che Marco Travaglio a sorpresa difende Bignami ridicolizzando Enrico Letta e il Pd dopo la revoca dell’invito a un dibattito alla festa dell’Unità. Nell'editoriale pubblicato sulla prima pagina del Fatto di sabato 28 agosto, infatti, si legge: "A proposito di paragoni fra mele e pere, segnaliamo quello fra i nostalgici del Duce e di Rauti e un tizio di FdI che 16 anni fa andò a un party in costume nazista: possibile che nessuno distingua fra una cosa seria e una goliardata?". Insomma, occupatevi di cose serie, invece che di una goliardata in costume di 16 anni fa! 

 

Tra l'altro Bignami era previsto tra i relatori del dibattito ospitato nella sala intitolata a Nilde Iotti. I rappresentanti dei partigiani dell'Anpi  avevano parlato di  "affronto". La presidente dell'Anpi bolognese Anna Cocchi ha detto a Repubblica che non approvano "pensieri" e "modalità" dell'esponente FdI "come la sua scelta dei vestiti". Ha detto proprio così.