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Lamorgese, se ci sei batti un colpo: Salvini affonda la ministra ad Agorà e chiede il vertice a tre a Draghi

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Matteo Salvini a tutto tondo nell’intervista del 25 agosto con Agorà, programma di Rai3 condotto da Roberto Vicarietti. Il leader della Lega parte subito con l’acceleratore a tavoletta nell’attaccare Luciana Lamorgese, ministra dell’Interno del Governo Draghi: “Se Lamorgese è capace di fare il ministri lo faccia, se ha voglia di fare il ministro lo faccia, altrimenti lasci spazio a qualcun altro. Ho chiesto a Draghi un incorno a tre con il ministro. Il responsabile di quel che accade in Italia è il ministro dell’Interno. Non si può scaricare il barile. Lamorgese deve cominciare a fare il ministro perché gli italiani non se ne stanno accorgendo. Quanto successo a Viterbo non è possibile, non è un rave party durato 6 ore, ma 6 giorni. Ieri ero a Rimini, ci sono baby gang di ragazzini figli di stranieri che arrivano in riviera, sfasciano macchine e se ne ripartono. Dal punto di vista del controllo della sicurezza c’è qualcosa che non funziona”.

 

 

Altro tema scottante affrontato dal numero uno del Carroccio nell’intervista in Rai è quello di Claudio Durigon, la cui posizione resta traballante dopo dopo le polemiche che hanno investito il sottosegretario all’Economia per le sue frasi sull’intitolazione di un parco di Latina al fratello di Benito Mussolini: “Mi vedrò con Durigon e - l’annuncio di Salvini decideremo come andare avanti. Ci troveremo nei prossimi giorni e valuteremo nella massima serenità cosa fare”. Parole che non chiudono la porta ad un possibile addio.

 

 

“L’obbligo vaccinale non c’è in nessun paese europeo e in tanti paesi europei non esiste neanche il green pass. Perché noi dovremmo fare in un altro modo? Gli italiani, al 70%, si sono già vaccinati senza obblighi perché capiscono e scelgono. Un milione e mezzo di italiani sopra i 60 anni ancora non sono tutelati e sbagliano perché a quell’età il vaccino salva la vita” le dichiarazioni di Salvini sull’andamento della pandemia e sull’ipotesi di obbligo vaccinale, seguite poi dalla chiusura netta ad un ritorno alla legge Fornero sulle pensioni: “Se qualcuno dovesse pensare al ritorno della legge Fornero, mettiamo i Tir all’ingresso delle autostrade, altro che rave party”.

 

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