Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

"Meglio una pedata", Calenda veleni a sinistra su Santori

L. F.
  • a
  • a
  • a

La candidatura di Matteo Santori, leader del movimento delle Sardine, da indipendente nel Pd fa salire ancora la tensione nel centrosinistra. E rinnova lo scontro fra il candidato a sindaco di Roma Carlo Calenda (ex Dem) e il segretario Democratico. «Per carità Enrico Letta sono fatti vostri e non miei - scrive Calenda su Twitter - ma candidare un ragazzotto senza arte né parte, che vuole darvi la sveglia e sorvegliare la vostra purezza ideologica ti sembra una buona idea? Opterei per pedata nelle chiappe (metaforica)».


La replica arriva da Arturo Scotto, coordinatore di Articolo Uno: «Solo in Italia chi si proclama liberale tende a usare un gergo stalinista verso chiunque la pensi diversamente - replica anche lui su twitter - Oggi tocca a Santori e alle Sardine che Letta dovrebbe prendere a pedate secondo Carlo Calenda. Complimenti, mi sembra un linguaggio molto einaudiano».

 

 

 

 

 


Replica anche, velenosamente, proprio Mattia Santori: «Io mi sto candidando da indipendente volendo dare un contributo alla mia città come consigliere comunale. Vi presento invece un signorotto con arte e soprattutto con parte, che ha avuto una pedata (non metaforica) per arrivare dov’è arrivato». «Un signorotto - aggiunge Santori - che dopo esser stato bocciato alle elezioni del febbraio 2013, viene nominato qualche mese dopo addirittura viceministro? Un signorotto che si è fatto eleggere, da iscritto, nelle liste del Pd per poi creare il suo partitino personale, dovrebbe esimersi dal dispensare consigli non richiesti. Nel mentre, confido nelle pedate (metaforiche) dei romani…».

Dai blog