sfogo totale
Il governo scarica le responsabilità, Meloni disintegra il green pass
Le categorie che protestano sui controlli per il green pass "hanno perfettamente ragione, il governo sta scaricando le proprie responsabilità su chi non ha i mezzi o l’autorità per fare da controllore. È una normativa senza senso che sta compromettendo la stagione turistica, che non aiuta a superare l’emergenza e che crea problemi di privacy". Lo dice Giorgia Meloni al Corriere della sera.
"Io sono contraria all’utilizzo del green pass per accedere alla vita sociale, perché non trovo né utile né giusto che i cittadini siano sottoposti a misure che, lo ricordo, sono in vigore con queste modalità solo in Francia", dice la presidente di FdI che, tra le altre cose, parla dello Ius soli: "Non esiste alcun margine di trattativa su questa proposta insensata".
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Meloni affronta anche il tema dell’unità del centrodestra: "L’ho detto anche a Berlusconi: voglio capire se il loro orizzonte è lo stesso che ho io: essere uniti per governare assieme, escludendo per il futuro altre ipotesi di maggioranze arcobaleno come l’attuale. Chiedo chiarezza per il futuro. Servono fatti. Verso FdI ci sono state alcune chiusure incomprensibili. Mai da noi".
Sul Quirinale, la leader di FdI spiega: "Non vedo ragioni per un secondo mandato a Mattarella, che lui stesso ha giustamente escluso. Napolitano è stato un unicum, non credo possa diventare prassi rieleggere lo stesso presidente. Draghi avrebbe di positivo che poi si andrebbe a votare, ma anche per questo non vedo lavorìo per averlo al Quirinale e non credo nemmeno che il Colle sia il suo obiettivo". Infine, il caso Durigon: "Al di là del merito sull’intitolazione del parco a questa o quella personalità, non avrei toccato due nomi come quelli di Falcone e Borsellino. Per quanto riguarda mozioni o dimissioni, mi sembra che abbiamo cose molto più importanti di cui occuparci. Per dire, la sinistra si scandalizza per la toponomastica e molto meno per i suoi dirigenti che a Latina sono coinvolti nello scandalo di Concorsopoli".