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Ma quale resa sul green pass. Storace: basta strattonare Salvini sul vaccino

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Il leader della Lega e la fatica del governare. "Perdonate la filosofia, ma questa roba che si rimprovera a Matteo Salvini su vaccini e compagnia varia e non ci sta proprio", scrive Francesco Storace sul sito 7Colli, perché "al Capitano si attribuisce una specie di resa sul green pass. Che non ha alcun senso".

 

"Per capirlo bisogna ragionare sulla natura del governo di Mario Draghi, che non è un esecutivo di coalizione - spiega nell'articolo il vicedirettore de Il Tempo - A Palazzo Chigi ci si sta per dovere verso la Nazione, sapendo che è un perimetro di guerra. Dove se indietreggi o avanzi, dipende dalle circostanze e dalle questioni sul tappeto".

 

"È abbastanza ridicolo strattonare Salvini su vaccini o altro. Lui fa la sua battaglia, ma se non la si vince non è un motivo per buttare giù il governo o uscirne. Ne gioirebbero solo gli avversari che avrebbero più spazio per le loro scelleratezze. Se fosse un governo di coalizione, avrebbe ragione chi dice adesso basta. Ma non è così, proprio per la natura dell’esecutivo. Salvini e i suoi ministri hanno il dovere di starci, anche quando si ingoia qualche rospo. Altrimenti non avrebbe senso esserci entrati. Se ci sei, devi crederci. A volte vinci, a volte perdi", scrive Storace. 

 

"Ma non si può governare con la mentalità di chi è vocato all’opposizione.Di più. Quando governi la stragrande maggioranza delle regioni e una marea di comuni, proprio non puoi permetterti di immaginare uno spazio fuori dall’area della decisione. È che bisogna abituarsi al fatto che ogni centimetro va conquistato, giorno dopo giorno, nella guerriglia che si contrappone all’alleato-nemico".

È un punto centrale, rimarca il vicedirettore de Il Tempo: "Non capire questo significa non fare politica. E non la si fa anche se si sta in Parlamento. Lo dico soprattutto a chi stimo. Non si può rimproverare all’opposizione – in questo caso Fdi – di sventolare ordini del giorno che vengono ovviamente bocciati e poi fare lo stesso a colpi di tweet quotidiani che provocano solo scoramento fra le truppe. Anche l’uso dei social deve essere sensato - conclude Storace - È un momento complesso della politica nazionale, ma guai a commettere errori. Hic manebimus optime, deve dire Salvini ai suoi. Rinunciare al protagonismo di governo sarebbe un delitto".

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