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Togliete Twitter ai candidati sindaco di Roma. Che pena la rissa Raggi-Calenda

Francesco Storace
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Non si sopportano più, ci stanno inondando con le loro polemiche social e siamo solo ad agosto. Figuriamoci che cosa saranno capaci di fare da settembre al 3 ottobre i candidati sindaco di Roma. Invaderanno i nostri telefonini.

In particolare sono “impegnati” Virginia Raggi e Carlo Calenda, che hanno assoluto bisogno di emergere nei sondaggi che li danno in terza e quarta posizione. Vagano sulla rete a caccia di polemiche e fanno anche sorridere. 

 

Il più provocatore di tutti resta Calenda, che ormai ha un atteggiamento compulsivo, non riesce proprio a staccare il ditone dal telefonino. Anche se è in vacanza all’estero con la famiglia, non ci fa mai mancare la sua presenza social.

Ed eccolo polemizzare sull’annuncio della sindaca uscente relativo alla metropolitana. La povera Virginia si era limitata ad apprezzare lo sblocco del progetto per la metro C fino a piazza Venezia da parte del ministero delle infrastrutture: “Nostro progetto presentato a gennaio è stato finalmente approvato grazie a Commissario richiesto da noi. Una bella notizia per Roma”. Più telegramma che tweet, comunque una notizia.

 

Prende cappello Calenda e bombarda: “Meglio tardi che mai, ma siamo onesti Virginia: è avvenuto malgrado voi. Il Commissario ha sbloccato in 100 giorni quello che non siete stati in grado di fare in 5 anni. Troppo impegnati a far fallire Roma Metropolitane. Ora procedere spediti fino a Farnesina. Senza di voi”.

Feroce, poco galantuomo. Miss Campidoglio non si arrende e replica: “Carlo Calenda, a volte mi chiedo se ci fai o ci sei. Il progetto l’ho presentato io a gennaio. Non fare la fine di Michetti e Gualtieri che fanno solo chiacchiere. Sii serio”. Che c’entrino poi i competitori principali per il Campidoglio non si capisce, ma tant’è, la Raggi deve averla presa proprio male e se l’è presa con tutti. La vicinanza dell’addio alla poltrona la rende più permalosa.

 

Quel che è certo è il clima che non aiuta a capire le differenze tra i candidati. Se si urla pure twittando, la noia prenderà gli spettatori. Datevi una regolata. C’è il tasto “esci” anche su Twitter. Se ti candidi, usalo…

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