elezioni a roma

Da Calenda i soliti simpatici insulti e l'ossessione per Michetti. Ma il giochetto pro-Gualtieri è smascherato

Un simpaticone che riempie i suoi messaggi su Twitter di troppi insulti. Così Francesco Storace descrive Carlo Calenda sul sito 7colli e ne spiega il perché: “Calenda non può pensare di essere il campione del mondo e dispensare lezioni di politica a tutti. C’è chi il proprio impegno nell’amministrazione lo ha dimostrato sul campo. Finite le balle spaziali sul debito sanitario, come può confermargli anche Nicola Zingaretti financo con un ordine del giorno del 2013, potrei raccontargli molte cose di me. Ma non serve, perché non sono candidato come ho scelto di fare tre anni fa quando ho salutato la regione Lazio da consigliere in carica. Mi piace da matti scrivere e lo faccio”.

 

  

 

“Sul Tempo - spiega ancora Storace, vice-direttore del quotidiano di Piazza Colonna - mi sono azzardato a pubblicare una nota uscita anche su 7colli sul cavalier servente Calenda che ormai fa da supporto a Roberto Gualtieri contro Enrico Michetti. Lui, Calenda, l’ha presa male. Ma fa il politico e non il giornalista. Anziché rispondere con l’ironia che gli appartiene, mette in mezzo pure Carminati, che davvero non c’entra un fico secco, per sostenere che da questa parte abbiamo sostituito i Cinquestelle quanto a castronerie spaziali. Non sono complimenti, caro Calenda, ma simpatici insulti che certo non ci spaventano”.

 

 

Ci sta - sottolinea Storace - che un candidato se la prenda con chi scrive di lui le cose che lui non vorrebbe mai veder scritte. Ma è sbagliato parlare di castronerie. È ormai acclarato che Calenda sia colpito da un’ossessione verso Michetti, al punto di montare video contro il candidato del centrodestra per screditarlo. Ma colpire in quella maniera un candidato civico è un segnale di grande debolezza della politica. La sensazione di un accordo già fatto con Gualtieri - conclude la sua analisi Storace - la dà proprio Calenda, che pare rassegnato a non farcela ad arrivare al ballottaggio. Ma se attacca più il candidato del centrodestra che chi fino a ieri non lo sopportava proprio, è lui che si deve chiarire.