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Virginia Raggi fa arrabbiare anche Carlo Cottarelli, che la brutalizza. “Come si fa a premiare i dipendenti senza servizi?”

Francesco Storace
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Carlo Cottarelli, economista di rango, va all’attacco di Virginia Raggi. E lo fa su una questione delicata, che riguarda i nostri soldi. La sua fonte è Repubblica, da cui apprende che “il comune di Roma ha deciso di distribuire 36 milioni di premi legati alle prestazioni dei dipendenti. Tra i risultati raggiunti sono citati la sicurezza dei trasporti pubblici e la migliore gestione dei rifiuti. Ma vivono in un’altra città?”. Ovviamente, si scatena un diluvio di commenti sui social. Anche perché molti si chiedono come sia possibile premiare lo smart working e se è questo il sistema pentastellato. Però è anche vero, e qui Cottarelli rischia di esagerare, che da un economista come lui ci si attendono dettagli seri. Perché la cosiddetta produttività non è uguale per tutti, perché va da qualche decina di euro a migliaia. Dipende anche dalle mansioni, dalle qualifiche. A meno che non si tratti di dirigenti, il che farebbe arricciare più di qualche naso.

 

 

E comunque sarà bene che la Raggi tenti di spiegare di che si tratta. Perché siamo sotto elezioni, tutto diventa più sospetto, e diciamo che il suo MoVimento politico da testo sul tema delle strumentalizzazioni. E poi perché se è vero che i “premi” riguardano trasporti e rifiuti, probabilmente c’è da chiarire con esattezza e dettagli i perché e i percome di un’iniziativa siffatta. Se la sindaca non lo fa merita lei un premio, quello di migliore faccia di bronzo della Capitale, perché pensare di remunerare la qualità dei servizi di trasporto e di raccolta dei rifiuti di Roma è qualcosa di impensabile, soprattutto a livello dirigenziale.

 

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