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Votazione flop per Giuseppe Conte e il nuovo corso del Movimento 5 Stelle. Caos giustizia: principi traditi

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La storia d’amore tra Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle non è affatto partita nel migliore dei modi. Le frizioni con Beppe Grillo, i problemi sulla riforma della giustizia e ora il flop della votazione online sulla piattaforma Skyvote. Giuseppi, riporta il Messaggero, si aspettava un plebiscito sullo statuto e le nuove regole grillini in modo da essere nominato subito come leader politico dei Cinquestelle, ma è altamente a rischio il raggiungimento del quorum. A questo punto l’incoronazione slitterebbe al 9-10 agosto e con una maggioranza assolutamente non netta.

 

 

Oltre al mancato supporto dalla base, sempre più lontana dai vertici pentastellati, Conte deve sempre far fronte al tema della riforma di Marta Cartabia sul processo penale. Diversi grillini, in particolare i membri delle Commissioni Ambiente, non hanno problemi ad esternare il loro mal di pancia: “Stiamo tradendo i nostri principi”. Ma è stato lo stesso Conte a raggiungere un compromesso e quindi non può far altro che cercare di tranquillizzare gli animi più accesi: l’obiettivo è blindare del tutto la posizione del M5S.

 

 

“Dovete seguirmi. Ho trovato un portone chiuso e l'ho riaperto. Abbiamo portato avanti una trattativa fino all'ultimo e l'abbiamo spuntata” l’opera di persuasione effettuata dall’ex Premier con chi non si è presentato o con chi aveva votato con l’opposizione sulla riforma. Di certo dubbi e perplessità non rientreranno facilmente, in particolar modo per chi ritiene che sia sbagliata l'impostazione della improcedibilità.

 

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