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Roma, il sondaggio che terrorizza il Pd, ora la Raggi mette nei guai Gualtieri. Michetti sempre in testa
Doccia fredda per il Pd nelle elezioni amministrative a Roma. Secondo il sondaggio Izi per Repubblica, che conferma il candidato del centrodestra Enrico Michetti primo nelle preferenze al primo turno davanti a tutti ( 29,1% ), Roberto Gualtieri è tallonato a distanza ravvicinata dalla sindaca di Roma Virginia Raggi.
L'ex ministro dem nelle rilevazione fatta con interviste fatte a un migliaio di romani si attesta al 25,8% mentre la prima cittadina, esponente del Movimento 5 Stelle, nonostante le è lì: al 24,7%). Staccato il leader di Azione Carlo Calenda che ottiene il 16,8%.
Per Repubblica il candidato del Pd vincerebbe al ballottaggio con tutti i candidati, ma per lui non sarà per niente facile entrare in "finale" con al Raggi a un solo punto di distacco.
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Intanto il candidato del centrodestra Michetti è tornato sul primo confronto tra i candidati principali, alla Casa dell'Architettura, giovedì 29 luglio. "Quando cominciano ad insultarsi sul piano personale e il dialogo diventa rissa, è finita la politica perché è finita la civiltà. Se devo inaugurare un metodo nuovo, bisogna partire dalle basi: quel tipo di conversazione sterile, inutile fatta di insulti a me non interessa. Io mi alzo e me ne vado. Se hai un metodo in testa, bisogna far sì che emerga", spiega Michetti a Radio Radio, dove lo stesso candidato sindaco era una delle voci più seguite.
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"Se tu sei un amministratore pubblico sei un uomo di Stato per cui gli interessi di fazione, personali e carrieristici debbono essere messi da parte: al centro ci deve essere la risoluzione del problema. È una regola di civiltà". Poi dice che "i provvedimenti da emanare risentono del clima di odio, di contrapposizione sterile, fittizia o di compromesso esasperato". E "Roma oggi si è imbruttita purtroppo perché respira di un clima di odio e contrapposizione. Io sto sempre dalla parte del popolo e non mi interessa altro. Mi interessa la signora Maria ed è a lei che mi rivolgo: se qualcuno dei poteri forti viene da me, io sono soltanto il rappresentante della signora Maria. Io non mi piego, la mia schiena è sempre stata dritta: ho gestito miliardi di euro, 1.200 procedure complesse e non mi è rimasto attaccato un solo euro".