La riforma dei veleni nel M5S: grillini ancora in agitazione per il via libera al ddl Cartabia
Dopo giorni di tensione, il testo dell’accordo sulla riforma della Giustizia approda in commissione Giustizia alla Camera. Dopo qualche intervento ostruzionistico da parte di Fratelli d'Italia e Alternativa c’è, è arrivato il primo via libera al subemendamento dei relatori che mette nero su bianco l’intesa raggiunta sulla prescrizione e le nuove norme sull’improcedibilità, che introducono un regime speciale per i reati di mafia, terrorismo, droga e violenza sessuale. Ok anche all’introduzione per gli indagati o imputati che risultano assolti del cosiddetto diritto all’oblio sui motori di ricerca sulla Rete, attraverso la deindicizzazione delle notizie relative ai procedimenti penali a loro carico e all’arresto obbligatorio in flagranza per mariti o ex mariti violenti che violano i provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
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Il testo approvato dalla commissione arriverà nell’aula della Camera, così come stabilito dalla conferenza dei capigruppo, domani alle 14. Il Governo dovrebbe quindi porre la questione di fiducia per arrivare all’ok finale entro martedì 3 agosto. Se Cartabia non teme sorprese, però, è innegabile che la lunga trattativa porta con sé non pochi strascichi all’interno dei partiti, soprattutto nel Movimento 5 Stelle.
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