“Sono fuori dal mondo”. Matteo Salvini fa a pezzi i Cinquestelle: le minacce di crisi di Governo e i ministri ritirati
Matteo Salvini è furibondo nei confronti del Movimento 5 Stelle: “Sono fuori dal mondo”. Il leader della Lega non accetta che i grillini stiano cercando di far passare la riforma della giustizia come una loro vittoria, visto che nella realtà dei fatti hanno provato in tutti i modi a mettere i bastoni tra le ruote al lavoro di Mario Draghi e Marta Cartabia. Il numero uno del Carroccio, in un’intervista a La Stampa, non nasconde i suoi sentimenti nei confronti del partito ora guidato da Giuseppe Conte: “Ogni volta creano problemi e questo sarà un problema per Draghi e per l’Italia. Non è possibile che ogni volta questi minaccino crisi di governo, anche ieri dicevano 'ritiriamo i ministri, non votiamo...'".
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“Abbiamo 200 miliardi da spendere ma - dice Salvini a proposito delle riforme su appalti e burocrazia, i prossimi passi su cui il M5S darà del filo da torvere - se non accorci i tempi della burocrazia, non cambi il codice degli appalti, non metti i commissari straordinari, purtroppo i soldi non li spendi. Per loro meno si produce e si lavora e meglio è. Sono - dice comunque Salvini - soddisfatto di avere smontato la riforma Bonafede. Siccome Conte-Bonafede sono una coppia di fatto capisco il loro nervosismo".
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“Come Lega, oltre ai reati di mafia, abbiamo aggiunto, grazie a Giulia Bongiorno, il tema della violenza sessuale e dello spaccio di droga come reati particolarmente gravi. Mentre i Cinquestelle facevano i capricci e presentavano 900 emendamenti, noi abbiamo migliorato il testo” sottolinea Salvini. L’esultanza grillina, secondo l’ex ministro dell’Interno, serve solo a “giustificare il dietrofront dei ministri grillini che avevano votato la prima versione della riforma Cartabia. Mi ricorda qualcuno che esultava per avere cancellato la povertà. Ma io con Draghi ho parlato di tasse, lavoro e pensioni”. I siluri lanciati sono stati molteplici.
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