Non c'è pace tra i grillini, scoppia la faida tra Conte e Di Maio
L'ex premier poco tenero sulla riforma: "Non è la nostra, ma l'abbiamo migliorata". Il ministro degli Esteri la esalta: "Finalmente si cambia"
Scoppia un'altra grana nel Movimento 5 stelle. Nelle ore successive all'approvazione della riforma della Giustizia in Consiglio dei ministri, con l'ok anche degli esponenti del governo grillini, i due più importanti big pentastellati si dividono platealmente.
Da una parte Giuseppe Conte che sembra masticare amaro: "Non è la nostra riforma - spiega l'ex premier - ma per lo meno l'abbiamo migliorata. Ora ho fiducia che saremo compatti in Aula". Parole per niente entusiaste. E, d'altronde, Conte è vicinissimo a quel Bonafede la cui riforma è stata smontata dalla Cartabia.
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Assai più soddisfatto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Quando si ha un obiettivo comune si possono raggiungere importanti risultati, e la riforma della giustizia approvata in Consiglio dei Ministri è un passo fondamentale che non lascia spazio a rischi di impunità per i reati di mafia e terrorismo. Il contributo del MoVimento 5 Stelle come sempre è stato determinante".
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Insomma, l'ex capo politico è il più governista dei governisti. Il leader in pectore la pensa diametralmente all'opposto. Si preannunciano giorni complicati per i pentastellati