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Delirio Azzolina: attacca il successore Bianchi e vanta successi nella scuola. E sui banchi a rotelle...

I veleni dell'ex ministra su Bianchi. Eppure, con lei al governo, le classi sono sempre rimaste chiuse

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Lucia Azzolina ha il dente avvelenato. E approfitta dei giorni in cui il governo è al lavoro per garantire il ritorno tra i banchi per attaccare il suo successore al ministero dell'Istruzione. "Io sono stata tanto criticata - si sfoga a In Onda, ospite di Concita De Gregorio e David Parenzo  - eppure già a giugno avevo il piano per la riapertura della scuola, ora siamo ad agosto e non c'è nulla. I due miliardi stanziati per le assunzioni ora non ci sono più. E' vero che avevamo difficoltà, il tracciamento non ha funzionato. Ma il vero problema furono i trasporti". Non finisce qui: "Bianchi, l'attuale ministro, quando era un mio consulente mi consigliò di mettere quindici alunni per classe. Una cosa impossibile per gli spazi non c'erano". Al tempo stesso, però, l'ex ministra si schiera contro il green pass obbligatorio per tornare in classe: "Il green pass per gli studenti è altamente improbabile. Sarebbero le famiglie a scegliere per bambini di 12-13 anni, sarebbe altamente discriminatorio per i ragazzi. Anche per i docenti e personale scolastico sono contraria al vaccino obbligatorio, il 75% almeno si è già immunizzato".

Poi arriva la domanda sui banchi a rotelle. La ministra si discolpa: "Perché mi sarei dovuta pentire? I banchi a rotelle sono stati scelti dai dirigenti scolastici". Come a dire, la colpa non è mia... Insomma, per la Azzolina con lei al ministero la scuola funzionava alla grande. Con un unico problema: non è mai riuscita a riaprirla...

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