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Il figlio di Bruno Tabacci assunto in Leonardo. "Conflitto di interesse", il Domani all'attacco

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Dopo il caso di Domenico Arcuri rientrato dalla finestra torna in cima all'agenda il nome di Bruno Tabacci, democristiano di lungo corso e sottosegretario alla presidenza del Consiglio. In questi giorni il figlio, Simone Tabacci, 49 anni, sarebbe stato assunto nel colosso della difesa Leonardo con uno stipendio inferiore a 100mila euro. A riportare la notizia è Emiliano Fittipaldi in un articolo pubblicato sul Domani. Sull'assunzione, a quanto pare, il premier Mario Draghi era stato tenuto all'oscuro, circostanza che avrebbe generato malumori a palazzo Chigi. 

 

Il figlio di Tabacci sarebbe in forza alla divisione di Leonardo chiamata Chief strategic equity officier, oggi guidata da Giovanni Saccodato. Fittipaldi parla apertamente di conflitto d’interesse, che sarebbe "triplice: non solo Tabacci padre è onorevole di Centro democratico e tra i principali consiglieri economici di Draghi di cui è amico personale 'dai primi anni ‘80' come lui stesso ha raccontato, ma quattro mesi fa ha ottenuto dal premier anche le deleghe alle politiche aerospaziali italiane. Un comparto fondamentale per l’ex Finmeccanica, curato dalla divisione dove è stato assunto il figlio di Tabacci. Non a caso Saccodato, che la guida, è presidente del cda di Thales Alenia Space e vicepresidente di Mbda e Telespazio".

 

Tabacci jr è stato assunto nei giorni scorsi ma "la selezione del posto si sarebbe conclusa prima della caduta del Conte I", riporta il quotidiano che cita voci aziendali. All'epoca il centrista era un semplice deputato, poi finito sotto i riflettori per la caccia ai "responsabili" che sarebbe stati necessari per salvare il governo M5s-Pd. 

 

Da segnalare infine una vicenda riportata da Dagospia. Martedì 27 luglio, verso ora di pranzo, Bruno Tabacci sarebbe stato portato via in ambulanza da palazzo Chigi per un malore. 

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