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Il sondaggio che umilia la sinistra. Meloni e Salvini più forti degli attacchi sul vaccino

Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia tengono, così come la Lega di Matteo Salvini. Nonostante gli attacchi e le accuse, smentite dai fatti, di essere no-vax, i loro partiti restano lì, ai primi due posti del consueto sondaggio sul consenso alle forze politiche di Swg per il Tg La7, lunedì 26 luglio. 

 

  

FdI è sempre il primo partito con il 20,3 per cento (perde due punti decimali, uno in più del Carroccio), mentre il partito di Matteo Salvini è lì, al 20 per cento.

A calare più vistosamente è il Pd che perde lo 0,3 per cento per attestarsi nelle intenzioni di voto degli intervistati dai sondaggisti di Swg al 18,8 per cento. 

 

Una iniezione di ottimismo arriva invece per il Movimento 5 Stelle, alle prese con la spaccatura sulla giustizia con le polemiche su Giuseppe Conte che aveva minacciato di non votare la fiducia sulla riforma. I grillini crescono di sei decimali e si avvicinano al Partito democratico: 15,8 per cento. 

Forza Italia cresce di sei decimali e torna al 7,1 per cento mentre l'Azione di Carlo Calenda perde lo 0,3 e scende al 3,8 per cento. 

 

Ma durante il Tg di Enrico Mentana c'è spazio anche per un sondaggio sul covid che darà qualche preoccupazione al governo di Mario Draghi e al generale Figliuolo. Si parla naturalmente di vaccini e si fanno i conti sulla volontà degli italiani. Chi dichiara di aver già ricevuto almeno una dose è il 68 per cento degli italiani mentre il 9 per cento si dice "prossimo" al vaccino. Gli indecisi sono il 7 per cento mentre i dichiaratamente no-vax rappresentano lo 0,8 per cento. Sommando questi ultimi due risultati con chi non si esprime, l'8 per cento, si raggiunge un ragguardevole 23 per cento. Insomma, quasi un italiano su quattro non sembra molto orientato a farsi vaccinare.