il virgolettato
Ultimatum di Giuseppe Conte sulla giustizia: "O si cambia o leviamo la fiducia". Ma Mario Draghi lo snobba
Giuseppe Conte continua la sua opera di "opposizione" al Governo guidato dal suo successore a Palazzo Chigi, Mario Draghi. Dopo le parole della ministra Fabiana Dadone pronunciate ad Agorà Estate e poi parzialmente ritrattate con una marcia indietro è direttamente un virgolettato di Giuseppi a scuotere l'esecutivo. "O si cambia sulla riforma della giustizia o leviamo la fiducia" la frase pronunciata da Conte e riferita da Il Fatto Quotidiano. Il giornale diretto da Marco Travaglio, da sempre vicino agli ambienti del Movimento 5 Stelle, fa capire che la spaccatura tra i grillini e Draghi è profonda, ma sia il Premier che Marta Cartabia non vogliono rimanere in balia degli uomini di Beppe Grillo. La richiesta dei pentastellati riguarda una revisione dei tempi per gli appelli e lo stabilire che non ci può essere improcedibilità per mafia e altri reati gravi: per ora gli è stata sbattuta la porta in faccia.
"Se non accettano modifiche vere, preservando innanzitutto i processi per mafia, per noi sarà impossibile votare la fiducia" le dichiarazioni, sempre riportate dal Fatto, di alcuni fedelissimi di Conte, che ha apprezzato la presa di posizione della Dadone. Pensiero diametralmente opposto per Luigi Di Maio: il ministro degli Esteri non ha per nulla gradito quelle parole, visto che non vuole neanche pensare alla rottura con Draghi. "Il governo deve arrivare al 2023” va ripetendo Di Maio in giro.