Chi è contro i vaccini è contro lo Stato, Bassetti asfalta i no vax
“Ogni manifestazione contro i vaccini è una manifestazione contro lo Stato”, un Matteo Bassetti tranchant è ospite nella puntata di venerdì 23 luglio di “In Onda”. Il direttore di Infettivologia dell'ospedale San Martino di Genova commenta senza mezzi termini le proteste dei cittadini che si oppongono al green pass e all’obbligo vaccinale, nel mirino quella del “No Paura Day”. Nel programma di approfondimento preserale di La 7, sotto la conduzione di David Parenzo e Concita De Gregorio, l’infettivologo esprime tutta la sua preoccupazione. Un movimento, quello dei vaccino scettici che “fa paura” a Bassetti: “In questo momento chi mette in dubbio la vaccinazione a me fa paura”. “Ci sono passato 15 mesi fa nel mio reparto con le ambulanze che arrivano una dietro l'altra. – continua il direttore del San Martino- Non sapevamo come curare le persone a mani nude. In 11 mesi abbiamo fatto una cosa straordinaria non è mai venuta nella storia moderna: siamo riusciti a produrre un vaccino".
Ma non finisce qui, perché Bassetti definisce le manifestazioni contro i vaccini come un “atto grave” contro lo Stato: “Oggi negare i benefici del vaccino, con manifestazioni anti vacciniste secondo me è un atto grave contro lo Stato, contro noi stessi. Io credo che lo stato siamo noi e la risposta che lo stato ha dato grazie alla vaccinazione gratuita a tutti anche nei piccoli paesi è stato uno sforzo straordinario”. Infine, conclude facendo un paragone con i paesi nei quali la vaccinazione ancora non è arrivata: “Rendiamoci conto di paesi che non hanno questi privilegi. Noi quando andiamo a manifestare contro i vaccini non ci rendiamo conto di quello che succede in altri paesi che non hanno la fortuna, la gratuità e la possibilità che abbiamo noi di farlo. Io credo che le manifestazioni contro i vaccini oggi siano manifestazioni antiscientifiche. È evidente che si può avere dei dubbi eh, perché attenzione è giusto averli e ci deve essere qualcuno che li chiarisce però è porsi come una come un movimento anti-vaccino è oggi un qualche cosa di assolutamente anacronistico”.