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Riforma giustizia, il Movimento 5 Stelle minaccia Mario Draghi: così diamo le dimissioni

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La riforma della giustizia rischia di far saltare il Governo di Mario Draghi. La tensione tra il presidente del Consiglio e il Movimento 5 Stelle è ai massimi livelli e la decisione di porre la fiducia sul testo di Marta Cartabia non ha fatto altro che aumentare lo scontro. Ad Agorà Estate, programma di Rai 3 condotto da Roberto Vicaretti, è stata ospite la ministra delle Politiche giovanili, Fabiana Dadone, che nel corso della puntata del 23 luglio ha mandato un segnale al Premier: “È stato posto l'accento rispetto al fatto che c'è comunque un'apertura, sia da parte del presidente Draghi che della ministra Cartabia, perché si sono resi conto che la riforma così come presentata rischia di avere delle fasce di impunità. Poi il Parlamento è giusto che presenti gli emendamenti, e la nostra forza, il M5S, che è sensibilissima sul tema della prescrizione ne ha preparati oltre 900. Ci aspettiamo in questa settimana una discussione costruttiva in termini di miglioramenti, poi vedremo le decisioni da prendersi”.

 

 

Alla domanda se sul tavolo di Draghi potrebbero arrivare le dimissioni dei ministri Cinquestelle, se la riforma passasse senza le modifiche, Dadone risponde in maniera secca: "Credo sia una cosa da valutare assieme a Giuseppe Conte. È un'ipotesi che sicuramente bisognerebbe valutare”. La Dadone, dopo il messaggio di avvertimento a Draghi si è espressa anche sull’obbligo vaccinale per i docenti della scuola: “Personalmente non sono favorevole alla obbligatorietà della vaccinazione per il personale scolastico. Credo sia più importante spingere le persone a vaccinarsi con delle campagne forti, con iniziative di sensibilizzazione forte. L'obbligatorietà non credo sia la soluzione risolutiva”.

 

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